ARRIVANO I NOSTRI!

GIORNALE SCOLASTICO DELL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “GIULIO RIVA” – Anno VIII, n°3

 

 

 

Editoriale

 

Siamo giunti all’ultimo numero per quest’anno scolastico. E’ quasi il momento di tirare le somme per molti,  quello di impegnarsi con tutte le forze in vista degli esami per gli studenti di quinta…prima delle sospirate vacanze per tutti.

In queste pagine troverete, accanto alle rubriche fisse, una lunga intervista al prof. Eugenio Saracini sulla sua attività di arbitro di calcio, i resoconti di varie attività svoltesi nel nostro istituto, tra cui la partecipazione al torneo di calcio interscolastico, il corso di educazione alimentare rivolto alle seconde, l’iniziativa di orientamento in uscita per aiutare i maturandi a cercare lavoro, oltre a varie uscite  sia come visite didattiche che viaggi d’istruzione. Particolarmente divertente il report del viaggio a Londra fatto dal prof. Luigi Russo, tutto da leggere. Non potevano mancare le pagine a cura del G.I.S. al quale vanno i nostri complimenti e congratulazioni per i brillanti risultati ottenuti al concorso “Dal silenzio alle forme espressive: la scuola contro il pregiudizio”.

Un ringraziamento alle operatrici di RadiCi che seguono il gruppo e a tutti un arrivederci da queste pagine al prossimo anno scolastico. Buona estate!

 

Antonella Palomba

 

LA REDAZIONE DEL GIORNALINO AUGURA

UNA BUONA CONCLUSIONE DELL’ANNO SCOLASTICO A TUTTI I SUOI LETTORI

 

 

L’aforisma

 

E’ un peccato non fare niente

col pretesto che non possiamo fare tutto.

 

Winston Churchill

 

 

QUATTRO CHIACCHIERE CON…

 

Abbiamo intervistato il prof. Eugenio Saracini, docente di tecnologia al biennio e assistente di laboratorio di matematica, che svolge da molto tempo l’attività di arbitro e quest’anno di selezionatore insieme al prof. Zasso per il torneo interscolastico di calcio.

 

Da cosa nasce la passione per l’arbitraggio?

 

Sono un appassionato di sport e, fin da piccolo, ne ho praticati parecchi: calcio da quando avevo 15 anni, poi basket da 17 fino a 20 anni, tennis a livello amatoriale e il nuoto anche a livello agonistico. Dopo essermi diplomato mi sono trasferito a Gubbio ed ho conseguito il diploma di perito meccanico. Qui attraverso un mio cugino che praticava già questa attività, ho iniziato ad appassionarmi ed a praticarla anch’io.

 

Da quanto tempo pratica quest’attività?

 

Ho iniziato ad arbitrare all’età di 20 anni nel ’96. poi dal 2000 sono passato ad arbitrare partite in Lombardia, perciò sono circa 15 anni che pratico questa attività.

Sono entrato a far parte del C.R.A. cioè il comitato regionale arbitri, dell’Umbria arbitrando tutte le categorie, dalle giovanili fino alla promozione. Nel 2000 ho ottenuto il trasferimento al C.R.A. lombardo fino al 2003 dirigendo sempre partite di prima categoria, promozione ed eccellenza con ottimi risultati. L’anno successivo ho intrapreso invece l’attività di assistente arbitrale, ovvero il guardalinee, nelle categorie di promozione ed eccellenza, andando ad arbitrare partite anche fuori dalla Lombardia. Da poco però sono tornato ad arbitrare le categorie giovanili fino alla seconda categoria, che è la mia vera passione, questa volta però come arbitro e non come assistente.

 

In cosa consiste precisamente?

 

Per le categorie di promozione ed eccellenza le partite sono dirette dalla terna arbitrale, ovvero l’insieme di due assistenti e un direttore di gara. In settimana generalmente si riceve la lettera o un e-mail di comunicazione della partita assegnata e ci si mette d’accordo tra i vari componenti della terna per il punto e l’orario di ritrovo, in quanto spesso gli arbitri e gli assistenti provengono da sezioni diverse da quella di Busto Arsizio (VA) alla quale appartengo. Il ritrovo generalmente è fissato per le ore 11.30-12 per recarsi al campo di gioco assegnato. Dopo aver fatto un breve pranzo,  si raggiunge il campo almeno un’ora prima della partita e si effettua un sopralluogo del terreno di gioco, controllando che non ci sia nessuna irregolarità. Successivamente il direttore di gara e gli assistenti svolgono un breafing nel quale vengono assegnati i vari compiti o ci si mette d’accordo su alcuni particolari. Dopo ciò ci si cambia nello spogliatoio  e si effettua un riscaldamento di circa 15 minuti sul campo. Poi, 20 minuti prima del fischio di inizio, il direttore di gara effettua la chiama secondo le distinte delle due squadre e circa 5 minuti prima  dell’inizio della gara ci si reca sul campo di gioco così il match potrà partire.

 

Cosa accade al termine del match?

 

Finita la partita, se è presente un osservatore, la terna discute con quest’ultimo della gara e del proprio operato. Viene poi assegnato a ciascun componente della terna  un voto che va dall’8-8.10 per un risultato non sufficiente, 8.20-8.30 per un risultato discreto, mentre 8.40-8.50 per un’ottima direzione di gara. Queste valutazioni sono importanti, perché permettono ad un arbitro di conseguire un risultato che gli consentirà di dirigere partite di categorie superiori.

 

Svolgete degli allenamenti settimanali?

 

Si, svolgiamo degli allenamenti al campo di Busto Arsizio il lunedì, il mercoledì il venerdì  dalle ore 18 alle ore 20.30. Il campo è sia un punto dove ci alleniamo dal punto di vista atletico con allenamenti specifici, sia un punto di ritrovo per discutere delle varie gare oppure dei vari problemi. Infatti circa due volte al mese abbiamo degli incontri in sezione a Busto Arsizio dove svolgiamo lezioni tecniche oppure vengono a trovarci alcuni personaggi famosi dell’ambiente calcistico con i quali discutiamo del regolamento e delle varie problematiche riscontrate durante le gare.

 

Sono previsti dei rimborsi spese?

 

Esistono dei rimborsi arbitrali prestabiliti in base alla categoria che si va a dirigere e alla lontananza del campo di gara. Viene effettuato anche un rimborso in base ai chilometri percorsi per raggiungere l’impianto sportivo.

 

A chi è rivolta quest’attività e cosa bisogna fare per diventare arbitro?

 

Tutti possono diventare arbitri nella fascia di età che va dai 15 ai 40 anni con una proroga fino a 50 anni per chi arbitra già dall’età di 15 anni. Si deve effettuare un corso nella sezione di circa un mese e mezzo e questi corsi si tengono in due sessioni a ottobre e febbraio. Si deve studiare il regolamento della F.I.G.C. ed effettuare un test attitudinale.

Successivamente si deve superare un test atletico in cui si è seguiti da un tutor. Dopo circa un anno si ottiene la tessera della F.I.G.C, che permette di entrare gratis in tutti gli stadi italiani per vedere le partite.

 

Quanto tempo occupa l’attività di arbitro settimanalmente?

 

Oltre agli allenamenti nei giorni sopraccitati, che sono facoltativi, le direzioni di gara si svolgono generalmente di sabato o di domenica. A volte sono previsti anche dei recuperi di mercoledì sera.

 

 

 

 

 

Ha dei ricordi piacevoli o spiacevoli in relazione alle gare dirette?

 

In generale ho dei ricordi piacevoli, in quanto ho avuto il piacere di arbitrare la serie A1/A2 femminile, oppure gare giovanili a livello nazionale, conoscendo anche personaggi famosi nell’ambito calcistico che ormai allenano le categorie giovanili nazionali. Ho avuto anche il piacere di arbitrare le finali nazionali di allievi e giovanissimi per lo scudetto. Nella mia carriera fino ad ora ho arbitrato circa 700 gare, 500 come arbitro e 200 come assistente.

Per fortuna fino a questo momento non sono mai avvenuti incidenti, o situazioni spiacevoli, sia nei miei confronti che in generale, tranne una volta, quando arbitravo ancora in Umbria, dove mi è capitato di sospendere una partita di categoria juniores per una rissa scoppiata in campo. Uno dei ricordi più belli invece è il derby di Lodi tra il Sancolombano e il Sant’Angelo Lodigiano, una partita molto accesa e sentita che ho avuto la soddisfazione  di arbitrare con ottimi risultati, ricevendo i complimenti dei dirigenti delle due squadre.

 

Che obiettivi ha per il futuro e consiglierebbe l’arbitraggio ai giovani?

Per quanto riguarda il futuro ho intenzione di arbitrare ancora circa per 1 o 2 anni; poi voglio dedicarmi all’attività di osservatore seguendo un corso, per aiutare a formare e crescere i giovani arbitri. Dal mio punto di vista è un’esperienza positiva e piacevole, in quanto permette di crescere e formare il carattere di una persona. Quindi è un’attività che consiglio vivamente a tutti i giovani.

 

Sappiamo che quest’anno, ed in particolare in quest’ultimo periodo, ha seguito le nostre squadre impegnate nel torneo di calcio delle scuole. Ci racconti un po’ di quest’esperienza.

 

Insieme al prof. Zasso ed alcuni studenti ci siamo occupati di formare e selezionare le squadre che hanno partecipato al torneo di calcio delle scuole della città di Saronno. Sono state formate due rappresentative, una per il biennio e una per il triennio, rispettivamente ITIS B e ITIS A.  Durante le partite io principalmente seguo la squadra, ricoprendo il ruolo di allenatore.

 

 

Claudio Rotella

 

 

 

 

 

 

LAVORO CERCASI

 

Nell’ambito delle iniziative di orientamento post diploma  è stata offerta agli studenti delle classi quinte la possibilità di un incontro informativo con del personale dell’Agenziapiù. Le classi sono state suddivise in tre gruppi e gli interventi si sono svolti  nell’aula audiovisivi del biennio, causa indisponibilità dell’aula magna per lavori in corso, nei giorni 13 e 17 maggio. Sono state fornite indicazioni su cosa sono e come funzionano le agenzie per il lavoro e su come stendere un curriculum. È stata illustrata inoltre la realtà economica della zona e prospettate le possibilità di impiego e di occupazione per i neodiplomati.

TORNEO INTERSCOLASTICO DI CALCIO

 

L’Istituto Prealpi di Saronno con il patrocinio dei Lions Club ha organizzato un torneo di calcio interscolastico fra le scuole superiori della città al quale ha aderito anche il nostro istituto con ben due squadre. L’iniziativa, che rientra nel Progetto della Commissione Sportiva, ha offerto un’opportunità di arricchimento sportivo-educativo per tutti i partecipanti con l’intento di migliorarne la tecnica e la prestazione agonistica, ha permesso di condividere insieme un’esperienza agonistica in un contesto diverso dall’ambiente scolastico ed in competizione con altri studenti favorendo l’attivazione di risorse interiori e rafforzando il senso di appartenenza al proprio istituto. Le partite sono state disputate al campo sportivo del Centro Prealpi il martedì e il venerdì dal 13 aprile in poi. Il regolamento prevedeva due tempi di 30 minuti con una pausa di 5 minuti con cambi liberi e volanti.

 Le squadre partecipanti sono state suddivise in due gironi: il girone A con Prealpi A, Zappa e Itis A; il girone B con Prealpi B, Ipsia e Itis B. Ecco l’elenco dei convocati suddivisi per ruolo. Portieri: Cerbone M., Sanginiti N., Valdameri M..Difensori: Armentaro D., Barra M., Cerini A., Giammella L., Gregnanin S., Pozzobon D., Sala A., Zimbili A.. Centrocampisti: Cattaneo A., De Filippis N., Ferrario A., Kumah A., Laurora S., Ruzza A., Scarcella M., Scuderi A.. Attaccanti: Campolongo M., Catalano L., Corona E., Cirelli A., Gerra F., Khun C., Rossi E., Rubino F., Zoncada A.. Selezionatore delle squadre il prof. Eugenio Saracini che ha accompagnato gli studenti al campo insieme al sig. Andrea De Marco.

Il 13 aprile si è disputato l’incontro Prealpi A - Itis A conclusosi con il risultato di 4-1. La rete della bandiera per l’Itis è stata segnata da Zoncada. La seconda partita del girone A per la nostra rappresentativa, più volte rinviata per impraticabilità del campo, causa le abbondanti piogge, si è disputata l’11 maggio;Itis A – Zappa è terminata 3-5 con gol di Rossi, Campolongo e Zoncada.

Per il girone B le sorti della nostra squadra sembavano davvero promettenti: nell’incontro disputato il 20 aprile l’Itis B ha nettamente sconfitto il Prealpi B per 7-1 con due doppiette di Khun e di Rubino ed reti di Campolongo, Rossi e Sala. Le speranze di qualificazione per la finale sono purtroppo tramontate il 23 aprile quando, complice un arbitraggio a dir poco discutibile, l’Ipsia ci ha battuti 4-2. Le reti per l’Itis B sono state segnate da Khun e Zoncada. Da elogiare la sportività di tutta la squadra ad accettare il risultato, nonostante alcune decisioni arbitrali siano state palesemente poco obiettive. Un ringraziamento agli organizzatori, accompagnatori e agli studenti che hanno disputato gli incontri rappresentando il nostro istituto, augurando a tutti migliori risultati per le prossime edizioni del torneo.

 

Antonella Palomba

 

 

CORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE

 

A partire dal 12 aprile, per due settimane, le prof. Anna Banfi e Filomena Gianoglio hanno tenuto un corso di educazione alimentare, della durata di quattro ore, rivolto agli alunni delle classi seconde del nostro istituto. Tra gli obiettivi dell’iniziativa quello di far conoscere le proprietà e le caratteristiche degli alimenti e delle bevande al fine di contribuire all’instaurarsi di corrette abitudini alimentari che forniscano l’apporto calorico giornaliero necessario nella fascia di età adolescenziale attraverso un’alimentazione completa e varia; prevenire i disturbi legati al comportamento alimentare che è spesso influenzato da problematiche psicologiche legate all’accettazione di sé o al contesto relazionale familiare-affettivo. Tali disturbi possono sfociare nell’obesità, nell’anoressia o nella bulimia. Nel corso sono stati affrontati anche i problemi legati al consumo di bevande alcoliche. Il materiale utilizzato per alcune lezioni è consultabile sul sito dell’istituto www.itisriva.va.it nella sezione lezioni multimediali.

 

 

 

 

 

LA 5E2 A LONDRA

 

Sabato 27 marzo, ore 4.45, al buio in una fredda mattina di inizio primavera tutti sul marciapiede n° 6 della stazione di Saronno. Inizia la gita scolastica: si va a Londra.

Affidati al capotreno di turno dal Ghiro’s Daddy (leggi non abbiamo pagato il biglietto) inizia il nostro trip. Con noi qualche lavoratore e qualche viaggiatore occasionale. Si arriva all’aeroporto di Malpensa improvvisamente proiettati in una frenetica agitazione: luci, scale mobili, tintinnio di tazzine, profumo di caffè. Le indicazioni chiare ci portano alla zona delle partenze. Improvvisamente la spianata del check-in. I colori aiutano ad identificare il banco giusto. Qualcuno più sgamato è alle prese con una televisione che opportunamente palpeggiata restituisce il talloncino per l’imbarco.

proffff è qui che ci perquisiscono…,ma va (bip… bip… bip…) qui si fa il ceccchin …”AVANTI SIGNORI, STATE BLOCCANDO LA FILA! Vai tu (bip..) ma sei(bip..) … ma perché non vai tu?. ALLORA…

Scatta il toto bagaglio,  il mio pesa ... (bip) il tuo... per un (bip bip) ero fuori. ma  che (bip… ) ci hai messo dentro??

In silenzio e senza il minimo cenno di agitazione Raul, guarda nel marsupio, in tasca, nella valigia, ripete la sequenza in continuazione; mi avvicino e chiedo cosa c’è. “Il passaporto prof, mia mamma me lo ha dato, ma non lo trovo”: non importa, c’è tempo. Dopo 10 minuti in una tasca interna della valigia, ben riposto spunta il documento (bip IO). Area imbarchi, qualcuno senza scarpe, i pantaloni tenuti con le mani, viene perquisito, passa e si ricompone. Entriamo nel limbo del duty free, che di free non ha proprio niente, costretti a passare tra intensi profumi e scintillanti confezioni (mi sono sempre chiesto chi compri tutte queste minchiate), arriviamo nella zona di attesa. proff ha visto? c’è la prof di chimica… ndué l’ và?  'l và in Egitto; la vègn cunt nüm?? Ma che … (bip.. bip..) l’Egitto  l’è de là (bip bip bip….)”. Ci imbarchiamo. Si vola. Si assapora la sensazione del decollo e i primi volteggi in aria; dall’oblò tutto si fa piccolo, poi il grigio delle nuvole e l’abbaglio del sole. Il tempo trascorre, si guarda  fuori, si chiacchera, ci si assopisce. Cambiano i rumori si avverte la sensazione della discesa: stiamo arrivando.

Si ripassa tra le nuvole: è già territorio inglese; si scorgono le chiazze colorate delle coltivazioni, si individua la traccia del Tamigi, la collina di Greenwich, si intravede il London Eye, il Big Ben, il parco Richmond. Una  prima visita della città è già fatta.

Si ripassano i controlli, la gente aumenta, diretta verso la metropolitana, la fiumana di persone viene fatta entrare con il perentorio invito di pagare il biglietto in uscita. Stipati tra persone e bagagli, partiamo. Arrivati, la procedura del pagamento è lunga e laboriosa e non ci permettono di acquistare l’abbonamento contestualmente. Si fanno due file. Sopravviviamo.

Dopo aver lasciato i bagagli in hotel, cominciamo la visita, non piove, ma fa freddo. Visitiamo Camden Town, tipico quartiere-mercato londinese; incontriamo personaggi strani, ogni sorta di abbigliamento, oggetti e cibo. È quasi ora di pranzo e decido di mangiare qualche “porcheria” particolare. I ragazzi appena vedono un chiosco che vende pizza, non capiscono più niente e riescono a scegliere anche quella con pineapple. Al primo morso veniamo puniti con uno scroscio di pioggia, che ci costringe a ripararci sotto gli ombrelli.

Ora che tutti hanno la pancia piena e il tempo è tornato accettabile, possiamo spostarci nella zona dei ristoranti etnici dove, sorvegliato dai ragazzi, scelgo di mangiare del cous cous con meatball and vegetables. Incuriositi mi chiedono di assaggiare quello strano cibo. Apprezzano. Credo che nel loro rigido ”federalismo gastronomico”, l’unica cosa etnica che abbiano mangiato è il verde pesto ligure.

La mia “golosità” è stata soddisfatta; montiamo al volo su un double decker e attraversiamo la città verso Portobello. Altro mercato, altra atmosfera più turistica, ma tipica. Anche qui sulle bancarelle ogni sorta di oggetti. Si prende la metropolitana: direzione Piccadilly, il  cielo è azzurro. All’uscita troviamo la pioggia. Questo sarà il clima che ci accompagnerà per tutto il viaggio. La giornata volge al termine, anche se, svegli da quasi 18 ore e con svariate miglia nelle gambe, qualcuno fa progetti per la notte. Si riprende la metropolitana; all’uscita con passo deciso, convinto di andare nella direzione giusta, costringo il gruppo a seguirmi. Educatamente il Ghiro tenta di convincermi dell’errore: “il negozio è lì!!” e proseguo. Dopo una camminata di 10 minuti, mi accorgo che Ghiro aveva ragione; dietro front!! Incrocio gli sguardi dei ragazzi; non dicono niente, ma ho la sensazione  che  un  bel  vaffa … me  lo  sono meritato.  Per  fortuna, domani l’ora legale ci restituirà un’ora di riposo in più. Per la cena

scegliamo un locale a Notthing Hill, che serve pollo. Raul sarà felice, è il suo cibo preferito. Il locale è particolare, prendiamo posto, ordiniamo, paghiamo e veniamo serviti. Dopo cena tutti a letto.

Domenica, il cielo è grigio, andiamo a vedere il cambio della guardia. Si  consultano le cartine e si sceglie il percorso. Arrivati davanti a Buckingham Palace, il cielo si apre, la gente è già in attesa. Sono le 9.30 AM e la cerimonia è programmata per le 11.00 AM. Passa il tempo e la gente continua ad arrivare fino a riempire completamente la piazza. Passa ancora del tempo, ben oltre le 11.00 AM. Sono le 12.15, o meglio  le 0.15 PM. The Queen's Guard ci ha gabbato; si comincia a sfollare. Decidiamo di andare a Trafalgar Square, dove cerchiamo un luogo di ristoro. La scelta cade sempre su cibi italiani. Li lascio inorridito davanti a montagne di pasta già cotta e mi dirigo verso il buffet della National dove so di trovare una svariata scelta di dolci.  I eat a few……A pancia piena, entriamo nella National Gallery, ed iniziamo la visita, secondo un percorso consigliato. Apprezziamo quadri che rappresentano rievocazioni storiche, episodi religiosi, fino ad arrivare agli Impressionisti. All’uscita, il cielo è stupendamente azzurro ed il sole ha asciugato tutto. Scendiamo verso il Tamigi passando dalla residenza del primo ministro, verso il Big Ben, Westminister Abbey. Si sale su un autobus che ci porta al famoso Tower Bridge. Per la serata, propongo un locale italiano a Soho. Ci si lancia su lasagna e spaghetti. Raul è più selettivo e non riesce a scegliere niente. Finirà per scegliere da McDonald’s il solito McChicken and Chips. La serata non è ancora finita, si progetta una botta di vita. Pioviggina. Si cerca un locale che promette … (le solite cose). Cartina alla mano cerchiamo la via. Non è molto lontano. Arrivati sul posto, del locale neanche l’ombra. Ci si accorge che la via  ha lo stesso nome ma un prefisso diverso. Altra ricerca: è due isolati più in là. Arrivati, il locale è in una stradina isolata e all’esterno due enormi buttafuori stanno organizzando l’ingresso. Sono le 10.00 PM, ma la vita comincia solo alle 11.30 PM. Ci si guarda in faccia, che facciamo? Nel raggio di miglia non c’è nessuno. Piove, il nostro uomo di mondo, il Bolo, dietro occhiali vintage 32 inches, guarda fisso il locale e immagina “la serata”, qualcuno dice “che si fa?” Comincia la trattativa, il miraggio di passare una serata indimenticabile si scontra con il pragmatismo. Scatta la stizza i bib e i bop escono violenti. La “serata indimenticabile” finisce davanti a una birra al bar dell’albergo.

Lunedì il tempo è piovoso, si passa tra le vie del centro a visitare i monumenti e palazzi storici. Per strada sfilano Lincon-Limousine e sfrecciano bolidi. Il Masche, indicandole, TT, F430, 918, DIABLO,…., mostra di conoscere tutte le caratteristiche. Rimango sorpreso. Si prova ad andare sul London Eye: costa troppo e c’è molta fila. Non può mancare il famoso hard rock café dove si acquista la solita maglietta. Al pomeriggio si va al museo di storia naturale e poi una visitina ai famosi magazzini Harrod’s. Resta anche il tempo per andare a trovare la cuggggina del Tenti che lavora li vicino. Non la troviamo. Per cena cerco complicità per una tradizionale serata in un tipico pub, dove bere una pinta e gustare il tipico Sunday Roast. La fortuna non mi assiste; vicino all’albergo i ragazzi scoprono un locale dove un cartello recita: ”ALL YOU CAN EAT £ 5.45 PIZZA and PASTA”. Non so se attratti dalla prima parte del cartello o dalla seconda, sono decisi ad accettare la sfida e “sbancare ..la Cucina”; tra di loro, “atleti” da record. La sorte ci assegna un tavolo vicino al buffet del cibo e questo ci permette di mandare a “vuoto” alcuni tentativi di una scolaresca francese che ordinatamente cercava di rifornirsi. Chi batte tutti i record è il Boga.

Martedì, anche se il tempo è incerto, andiamo a Greenwich a “vedere” il famoso meridiano zero. Il tragitto lo facciamo con la DLR metropolitana telecomandata senza conducente; i posti davanti con vista sui binari sono i più ambiti. Nel parco, il solito scoiattolo della pro loco ci accoglie esibendosi sperando in una ricompensa. Dopo alcuni volteggi, non avendo ottenuto nessun obolo, sparisce stizzito. Le foto a cavallo del meridiano sono d’obbligo. Si ritorna nella City per una veloce carrellata ai reperti del British Museum e al famoso Stamford Bridge. Cena: tutti a battere il record della sera precedente.

Mercoledì è il giorno del ritorno, il volo è alle 20.15 (a quarter past eight PM). La giornata passa pigra tra un negozio e un altro, poi si comincia il viaggio verso l’aeroporto. Viene affrontata con disinvoltura la solita manfrina di check-in, imbarco, volo, atterraggio. All’uscita ci aspetta Ghiro’s daddy, al quale va un personale ringraziamento per la disponibilità e l’organizzazione del transfer to and from  the airport; in fondo al corridoio daddy Adriano… Siamo a casa!!

 

Luigi Russo

 

 

 

LA 5E1 A CRACOVIA,

TRA ARTE E STORIA

 

Dal 28 marzo al 1° aprile scorsi la nostra classe, la 5E1, accompagnata dai prof. Luca Lazzari e Laura Ibba, si è recata in visita d’istruzione a Cracovia, la seconda città più importante della Polonia dopo la capitale, Varsavia. Una gioiello d’arte e di storia, considerando che il centro storico è rimasto praticamente intatto nonostante l’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale. Il fatto di essere un piccolo gruppo (una quindicina) ci ha permesso di muoverci per la città in modo molto agevole. Abbiamo così visitato la grande piazza centrale, dove decine di bancarelle vendono il simbolo della Polonia, ovvero la preziosa ambra. Proprio affacciata sulla piazza c’è la Chiesa di Santa Maria, famosa in tutto il mondo per le sue torri di altezza diversa. Senza dimenticare il Castello Reale (dove viveva il re di Polonia fino al 1600, quando la capitale fu spostata a Varsavia), e accanto la Cattedrale dove Karol Wojtila fu vescovo prima di essere eletto papa nel 1978. Un’intera giornata è stata poi dedicata alla visita del quartiere ebraico: abbiamo così visto le sinagoghe più importanti, i due cimiteri ebraici e il ghetto, dove durante l’occupazione nazista furono costretti a vivere in condizioni miserevoli migliaia di ebrei. Cracovia nel complesso si è rivelata diversa da come un italiano può aspettarsi una città polacca: in realtà si tratta di una città ordinata, pulitissima (molto più delle nostre) e con tantissimi giovani (anche per la presenza della famosa Università Jagellonica). Anche il cibo, dopo l’iniziale perplessità, si è rivelato una sorpresa: certo non hanno la pasta, ma la loro carne è morbidissima e cucinata con alcune salse molto saporite. Senza dimenticare il pesce, il salmone in particolare, che arriva direttamente dal Mare del Nord. Il viaggio si è concluso infine con la nostra meta principale, ovvero il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Una visita davvero agghiacciante, se si pensa che in quel luogo sono morti nel giro di qualche anno più di un milione di persone innocenti, tra pene e sofferenze infinite. Ci ha fatto da guida una signora polacca che parlava un perfetto italiano: ci ha mostrato il campo base

(ovvero Auschwitz) con le costruzioni in muratura, le camere a gas, i forni crematori e le prigioni. Poi, con un viaggio in pullman di pochi minuti, ci siamo spostati a Birkenau, dove stupisce soprattutto l’ampiezza della struttura: decine e decine di baracche in legno, con ai margini le rovine dei forni crematori con le annesse camere a gas. Abbiamo così potuto vedere dal vivo tutto quello che abbiamo studiato in classe con il prof. Lazzari. Un viaggio nell’arte e nella storia che non dimenticheremo facilmente.

Alex Eboli

                                           

 

 

 

 

 

 

 

SETTIMANA BIANCA A BORMIO

 

Anche quest’anno, dall’8 al 12 marzo le classi 3M, 3T2, 3E1, 4M e 4T1, accompagnate dai prof. Zasso. Vaghi, Morrone e Russo hanno trascorso una settimana sulla neve a Bormio (SO). Come gli anni precedenti, abbiamo alloggiato all’hotel Belvedere. Il primo giorno, causa un disguido per cui saremmo potuti entrare alle terme, siamo andati a Livigno (SO) dove abbiamo trascorso buona parte del tempo per il pranzo e lo shopping. Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Bormio e abbiamo noleggiato le attrezzature che ci sarebbero servite per le attività sulla neve. La sera, dopo aver cenato, abbiamo raggiunto il centro della città dove vi era la consueta festa dell’accoglienza dei turisti, con balli, canti, cibi e bevande. Nelle giornate successive abbiamo trascorso molto tempo sulle piste. Coloro che non avevano mai sciato, hanno avuto l’opportunità di seguire il corso con il maestro, gli altri ormai esperti si sono cimentati nelle varie piste. A metà settimana, dopo una giornata passata sulle piste, nel tardo pomeriggio ci siamo recati alle terme comunali dove abbiamo avuto l’occasione di rilassarci nelle varie piscine termali, all’idromassaggio e nuotando nella piscina olimpionica. L’ultimo giorno è stato in parte dedicato allo sci ed in parte allo shopping. È stata una bella esperienza e una grande occasione di divertimento per gli appassionati di sci e di approccio a questa attività per i principianti.

 

Michele Ritondale

 

VISITA ALL’ABB DI VITTUONE

 

Il 20 aprile scorso le classi 5E1 e 5E2, accompagnate rispettivamente dal prof. Rocco Gigante e dal prof. Emilio Gigliuto, hanno visitato l’ABB di Vittuone (MI).

 

Giunti sul posto, come richiesto dalla normativa vigente, ci sono stati forniti degli occhiali ed un elmetto protettivi per poter iniziare la visita in tutta sicurezza.

 

L’azienda, che produce motori elettrici per diversi utilizzi, è organizzata in diversi settori, ognuno dei quali specializzato nella costruzione e assemblaggio delle varie parti dei motori elettrici.

 

Nel corso della visita ci sono state mostrate le varie fasi della produzione, a partite dall’importazione dei materiali occorrenti, prelevati da aziende esterne, ai vari test svolti sui motori al fine di verificare l’effettiva qualità ed il perfetto funzionamento dei prodotti. Nell’ultima parte della visita un manager ci ha illustrato le caratteristiche dell’azienda, tracciandone la storia dalla nascita alla sua attuale copertura territoriale.

 

Abbiamo avuto l’opportunità di poter vedere da vicino la produzione e il funzionamento dei motori elettrici che conoscevamo solo dal punto di vista teorico ed è stata un’esperienza particolarmente interessante.

 

Davide Ghirimoldi, Marco Turconi

 

 

 

NON SOLO CALCIO….

 

Abbiamo intervistato Alex Labriola di 5 T2 che pratica la breakdance. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.

 

Da quanto tempo pratichi questa attività?

Pratico questa attività da circa sei anni.

 

Perchè hai scelto la breakdance?

Ho scelto questa attività perchè mi è sempre piaciuto muovermi e fare ginnastica, questa disciplina include entrambe le attività. Inoltre mi hanno sempre attratto i movimenti di questo tipo di ballo.

 

Balli in un gruppo o da solo?

Ballo in un gruppo che si chiama Street Diamonds che si è formato quando ho iniziato io, circa sei anni fa. Con me ballano altri tre ragazzi con i quali ho un bel rapporto di amicizia.

 

Hai vinto dei premi con il tuo gruppo?

Sì, abbiamo vinto un concorso a Sesto San Giovanni l'anno scorso, il 14 aprile. Eravamo in 8 e ci siamo classificati primi al Trofeo Move aggiudicandoci, oltre al trofeo, un premio di 1000 euro. Comunque ho partecipato anche ad altre gare fuori regione.

 

Che tipo di allenamento fai?

Faccio potenziamento muscolare, coreografie per i passi, esercizi tecnici di ginnastica. In media sono sei ore alla settimana.

 

I tuoi familiari ti seguono in questa attività?

Sì, mi seguono quando mi esibisco negli show. Quando invece faccio le gare è un po' più difficile perchè sono lontane da casa.

 

Hai qualche idolo a cui ti ispiri?

Ho molti idoli però, per quanto riguarda il mio stile, mi ispiro a un coreano, in arte Yun, degli Extreme Crew. Mi piace molto dal punto di vista tecnico ed è molto completo.

 

 

Sei impegnato in qualche altra iniziativa che riguarda la breakdance?

La insegno a Cerro ad un gruppo di ragazze e a Solaro ai bambini. Mi piace molto farlo, perché si instaura  un bel clima di relazioni, si impara molto e così posso contribuire ad aumentare la conoscenza della breakdance in Italia che è ancora poco conosciuta. Inoltre spesso partecipo con il mio gruppo a manifestazioni pubbliche di impegno sociale o a scopo benefico. Tre anni fa ci siamo esibiti a Milano al teatro Carcano e a Bologna nell’ambito della manifestazione anti-mafia “Break the mafia” alla presenza di autorità dello stato, tra cui il presidente Prodi. Abbiamo fatto vari spettacoli per i bambini disabili ed abbiamo partecipato ad eventi in occasione di feste di piazza a Limbiate, Solaro, Dal Pozzo, Cesate, Garbagnate, Busto Arsizio, Busto Garolfo ed anche fuori dalla Lombardia.

 

Hai prospettive per il futuro?

Vorrei partecipare alle gare internazionali, poi magari, se c'è la possibilità, mi piacerebbe andare in televisione, ma è un passo in più. Per ora rimango con i piedi per terra perché ciò che faccio mi diverte e mi appassiona.

 

Hai consigli per le persone che voglio iniziare?

Se una persona volesse iniziare da zero lo potrebbe fare nelle palestre, oppure a Milano a Porta Venezia dove ci sono molti giovani che si esibiscono per strada, oppure per conto suo potrebbe fare allenamento a casa. Comunque si deve essere convinti ed appassionati e non praticare la breakdance solo per farsi vedere.

 

Michele Ritondale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


WORK IN PROGRESS 2

           LA FESTA DELL’ Itis… sta arrivando

 

Anche quest’anno siamo giunti quasi alla fine della scuola. E come da rito, il gruppo G.I.S., proporrà la tanto attesa

FESTA DELL’ ITIS !!!!!

che speriamo si faccia, nonostante i lavori di ristrutturazione in corso nell’istituto. Oltre alle ormai tradizionali attività che il gruppo G.I.S. propone nella festa, come i tornei sportivi di calcio, ping pong e playstation, vi saranno delle nuove esperienze da poter fare in quel giorno di festa. Non mancherà la mostra di moto e motorini che vedrà sfidarsi per estetica e componenti i ciclomotori più belli ed originali dei ragazzi dell’Itis. A decretare il mezzo migliore sarà una giuria composta da ragazzi e docenti della scuola. 

Vi aggiorniamo così sulle nuove o semi nuove proposte di intrattenimento. Sono stati organizzati concorsi  di murales e disegno su tavole. Invitiamo tutti i writers della scuola e coloro che si dilettano con la matita e i colori a partecipare a colpi di pittura su un tema particolare che vi sarà dato. Per le iscrizioni  rivolgersi ai ragazzi del G.I.S. (in particolare a Giulia di 2 A).

Inoltre sono stati invitati anche ospiti che si esibiranno durante la mattinata della festa creando alcuni momenti di bella condivisione come il laboratorio di magia, dove ci sarà un mago ed il suo assistente che vi sorprenderanno con trucchetti e giochi di prestigio e vi insegneranno qualche cosina per stupire i vostri amici; il laboratorio di acrobatic barman e i laboratori di musica con DJ e ballerini che si esibiranno per gli appassionati di house e rap.

La vera novità per questo 2010 però riguarda l’Itis in rosa. Il gruppo G.I.S. ha ampiamente dedicato spazio di riflessione per organizzare qualche attività dedicata esclusivamente alla sempre più consistente parte femminile dell’Istituto. Così nella festa di quest’anno ci sarà un torneo di Wii (ballo) riservato e aperto solo alle ragazze!!!!

Per tutte le attività vi sarà un’iscrizione e un pagamento di solo 2 euro simboliche che finanzieranno fantastici premi per i vincitori delle diverse categorie. Le iscrizioni sono da fare presso i ragazzi del G.I.S. (trovate i ragazzi nella classe 2A / 2D per il biennio e nella classe 4C/ 3E1/ 4M1 per il triennio). Non vi preoccupate però, per tutti i dettagli aspettate i volantini che nei prossimi giorni verranno distribuiti a tutti gli interessati. Non mancate …la festa dell’Itis sta arrivando!!!

                                                                                                         G.I.S.

 

 

 

 

DAL SILENZIO ALLE FORME ESPRESSIVE:

IL G.I.S. HA VINTO!!!

 

Durante il mese di ottobre 2009 il G.I.S. ha partecipato, diciamo la verità, perché spinto da Chiara e Ilaria di RAdiCI, ad un concorso aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori statali, indetto dalla Provincia di Varese e dal “Co.P.A.Sa.M.”, nome difficilissimo che sta per:  “Coordinamento Provinciale Associazioni per la SAlute Mentale” del distretto di Busto Arsizio e di Varese. Il titolo del concorso non era meno difficile: “Dal silenzio alle forme espressive: la scuola contro il pregiudizio”. Un concorso strano per noi, aperto ai gruppi classe che prevedeva la collaborazione anche dei professori interessati, articolato in quattro sezioni di lavoro da poter scegliere per partecipare. Un concorso che sicuramente avrebbe vinto qualche Liceo Grafico o Artistico Classico delle vicinanze.

Il G.I.S. ha partecipato però, un po’ per gioco, e un po’ perché incoraggiato dalle fantastiche Ilaria e Chiara che ci hanno guidato durante il lavoro creando un vero e proprio laboratorio di sperimentazione artistica in aula magna, un’occasione di incontro.                                              

 

Alla fine il gruppo G.I.S. ha partecipato in tre sezioni di lavoro: area grafico-pittorica, area fotografica, area video.

Nella sezione grafico pittorica, Giulia Gessati (2A), Valentina Falcone (2A) e Riccardo Banfi (2B) hanno creato un disegno dal titolo “Il pregiudizio ci segue come un’ombra”.

Nulla di eccessivamente complesso: una città di notte sullo sfondo e in primo piano un ragazzo qualunque e la sua gigantesca e luminosa ombra. Con questa opera si sono classificati al 2° posto nelle premiazioni per l’area di disegno.

Alla sezione fotografica hanno partecipato due piccoli gruppi di lavoro. Il primo gruppo era composto da Matteo Banfi (5C), Andrea  Fainozzi (2D), Marco Parisi (2A).

Del secondo gruppo di lavoro facevano parte Marina Gibrail (2A), Yousef  Hammar (2A) , Lorenzo Sorrenti (2A). 

Entrambi i gruppi hanno scattato fotografie artistiche sia allo spazio che ai ragazzi. Alla fine sono state inviate due foto scelte per esprimere al meglio il tema del pregiudizio. Una foto astratta e una foto di un particolare del corpo di un ragazzo (un orecchio). Naturalmente abbiamo modificato le foto perché era permesso.

Con queste due opere i ragazzi si sono classificati al 2° e al 3° posto nelle premiazioni per l’area fotografica.

Infine, nella sezione video, ha partecipato tutto il G.I.S., i ragazzi già nominati e in più Claudio Romano (4M1), Matteo Piazza (4C ) Dyogo Furtado (4C), Alex Eboli (5E1), Marco Cartabia (5E1), Altankhuu Nyamtsetseg (3E1). Il gruppo ha realizzato prima un’esperienza di body painting, un dipinto astratto utilizzando le mani, e successivamente ha realizzato un video di fotografie con le immagini scattate durante il lavoro, dal titolo Soli-dare che ha vinto il 1° premio nella sua categoria.

Sabato 22 maggio, dalle 15.00 alle 17.00 ci sono state le premiazioni a Varese per i vincitori. Il gruppo G.I.S. è andato a ricevere i meritati premi vinti che consistono in buoni acquisto di materiali informatici dal valore dai 200 ai 500 euro. In più le opere sono state raccolte in un libro che sarà distribuito presto…e che dire di più?

Dal silenzio alle forme espressive….il G.I.S. ha vinto!!!

 

Gruppo Itis Speciale

 

 

 

 

 

 

 

L’ANGOLO DELLA POESIA

 

Pubblichiamo in questa pagina le poesie classificate ai primi posti del concorso bandito dal nostro istituto in occasione del cinquantesimo di attività. Ecco la poesia  terza classificata:

 

 

 

VORREI

 

Vorrei accarezzarti

vorrei baciarti

vorrei abbracciarti

vorrei passare tutto il mio tempo con te

amore della mia vita

vorrei sfiorare le tue labbra, baciarle

vorrei dedicarti tutte le mie attenzioni

vorrei non lasciarti mai

ma questo non è possibile

dal momento che non ci sei più

addio amore…

 

 
LUCA FICILE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NEWSNEWSNEWSNEWSNEWSNEWSNEWSNEWS

…è accaduto…

Il 23 marzo le classi 5T1 e 5T2 hanno visitato la Fiera della Termotecnica,

  Dal 28 al 31 marzo la 5E2, accompagnata dal prof. Luigi Russo, è andata in viaggio d’istruzione a Londra.

Dal 28 marzo al 1 aprile la 5E1, accompagnata dai prof. Lazzari e Ibba,  è andata in viaggio d’istruzione a Cracovia e Auschwitz.

Dall’ 1 al 6 aprile ci sono state le vacanze pasquali.

Il 12 e 16 aprile le classi terze e quarte hanno partecipato alla giornata multisport presso il Mediolanum Forum di Assago (MI).

Il 13 aprile ha avuto inizio il torneo di calcio interscolastico tra le rappresentative degli istituti superiori di Saronno.

Il 15 aprile gli studenti interessati, accompagnati dai prof. Messina e Donida Labati, hanno  visitato il reparto di rianimazione e ortotraumatologia dell’ospedale di Saronno nell’ambito del progetto “Stili di vita”.

Il 24 aprile si è tenuta una manifestazione di soccorso stradale integrato presso la Polizia di Stato, 2° reparto volo all’aeroporto di Milano Malpensa nell’ambito dello stesso progetto.

Il 3 maggio si sono svolte le riunioni di dipartimento.

Dal 4 al 7 maggio si sono svolti i consigli di classe.

√ Il 6 maggio le classi 3M, 4T1, 4T2 e 5M2, accompagnate dai prof. Messina, Flocco, Consonni e  Ferraro hanno visitato la centrale idroelettrica di Grosso (SO).

Il 14 maggio si è tenuto il collegio docenti per l’adozione dei libri di testo e l’approvazione dell’orario scolastico per il 2010/11.

Il 18 maggio le classi del biennio hanno assistito in piazza Mercato a Saronno alla manifestazione “Ruote sicure”.

Il 22 maggio a Varese il gruppo G.I.S. è stato premiato per gli ottimi risultati ottenuti al concorso “Dal silenzio alle forme espressive: la scuola contro il pre-giudizio”.

 

Accadrà…

 

Il 12  giugno si concluderà l’anno scolastico.

Dal 14 giugno ci saranno gli scrutini finali.

Il 22 giugno si terrà la prima prova dell’esame di stato.

Il 23 giugno seconda prova.

 

 

 

In redazione: Antonella Palomba, Claudio Rotella, Michele Ritondale.

Hanno collaborato: Davide Ghirimoldi, Marco Turconi, Alex Eboli , il Prof. Luigi Russo e il gruppo G.I.S.. Un ringraziamento al prof. Eugenio Saracini, all’equipe di RadiCI e a chi provvederà alla stampa e alla distribuzione.

 

 

 

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “GIULIO RIVA”

Corsi diurni e serali

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