E’ un peccato non fare niente
col pretesto che non possiamo fare
tutto.
Winston
Churchill
QUATTRO CHIACCHIERE
CON…
Abbiamo
intervistato il prof. Eugenio Saracini, docente di tecnologia al biennio e
assistente di laboratorio di matematica, che svolge da molto tempo l’attività
di arbitro e quest’anno di selezionatore insieme al prof. Zasso
per il torneo interscolastico di calcio.
Da cosa nasce la passione per
l’arbitraggio?
Sono un appassionato di
sport e, fin da piccolo, ne ho praticati parecchi: calcio da quando avevo 15
anni, poi basket da 17 fino a 20 anni, tennis a livello amatoriale e il nuoto
anche a livello agonistico. Dopo essermi diplomato mi sono trasferito a Gubbio
ed ho conseguito il diploma di perito meccanico. Qui attraverso un mio cugino
che praticava già questa attività, ho iniziato ad appassionarmi ed a praticarla
anch’io.
Da quanto
tempo pratica quest’attività?
Ho iniziato ad arbitrare all’età di 20 anni nel ’96.
poi dal 2000 sono passato ad arbitrare partite in Lombardia, perciò sono circa
15 anni che pratico questa attività.
Sono entrato a far parte del C.R.A.
cioè il comitato regionale arbitri, dell’Umbria
arbitrando tutte le categorie, dalle giovanili fino alla promozione. Nel 2000
ho ottenuto il trasferimento al C.R.A. lombardo fino
al 2003 dirigendo sempre partite di prima categoria, promozione ed eccellenza
con ottimi risultati. L’anno successivo ho intrapreso invece l’attività di
assistente arbitrale, ovvero il guardalinee, nelle categorie di promozione ed
eccellenza, andando ad arbitrare partite anche fuori dalla Lombardia. Da poco
però sono tornato ad arbitrare le categorie giovanili fino alla seconda
categoria, che è la mia vera passione, questa volta però come arbitro e non
come assistente.
In cosa
consiste precisamente?
Per le categorie di promozione ed eccellenza le
partite sono dirette dalla terna arbitrale, ovvero l’insieme di due assistenti
e un direttore di gara. In settimana generalmente si riceve la lettera o un
e-mail di comunicazione della partita assegnata e ci si mette d’accordo tra i
vari componenti della terna per il punto e l’orario di ritrovo, in quanto
spesso gli arbitri e gli assistenti provengono da sezioni diverse da quella di
Busto Arsizio (VA) alla quale appartengo. Il ritrovo generalmente è fissato per
le ore 11.30-12 per recarsi al campo di gioco assegnato. Dopo aver fatto un
breve pranzo, si
raggiunge il campo almeno un’ora prima della partita e si effettua un
sopralluogo del terreno di gioco, controllando che non ci sia nessuna
irregolarità. Successivamente il direttore di gara e gli assistenti svolgono un
breafing nel quale vengono assegnati i vari compiti o
ci si mette d’accordo su alcuni particolari. Dopo ciò
ci si cambia nello spogliatoio e si
effettua un riscaldamento di circa 15 minuti sul campo. Poi, 20 minuti prima
del fischio di inizio, il direttore di gara effettua la chiama secondo le
distinte delle due squadre e circa 5 minuti prima dell’inizio della gara ci si reca sul campo
di gioco così il match potrà partire.
Cosa accade al termine del match?
Finita la partita, se è presente un osservatore, la
terna discute con quest’ultimo della gara e del proprio operato. Viene poi
assegnato a ciascun componente della terna un voto che va dall’8-8.10 per un
risultato non sufficiente, 8.20-8.30 per un risultato discreto, mentre
8.40-8.50 per un’ottima direzione di gara. Queste valutazioni sono importanti,
perché permettono ad un arbitro di conseguire un risultato che gli consentirà
di dirigere partite di categorie superiori.
Svolgete
degli allenamenti settimanali?
Si, svolgiamo degli allenamenti al campo di Busto
Arsizio il lunedì, il mercoledì il venerdì
dalle ore 18 alle ore 20.30. Il campo è sia un punto dove ci alleniamo
dal punto di vista atletico con allenamenti specifici, sia un punto di ritrovo
per discutere delle varie gare oppure dei vari problemi. Infatti
circa due volte al mese abbiamo degli incontri in sezione a Busto Arsizio dove
svolgiamo lezioni tecniche oppure vengono a trovarci alcuni personaggi famosi
dell’ambiente calcistico con i quali discutiamo del regolamento e delle varie
problematiche riscontrate durante le gare.
Sono
previsti dei rimborsi spese?
Esistono dei rimborsi arbitrali prestabiliti in base alla categoria che si va a dirigere e alla lontananza del campo di gara. Viene effettuato anche un rimborso in base ai chilometri percorsi per raggiungere l’impianto sportivo.
A chi è
rivolta quest’attività e cosa bisogna fare per diventare arbitro?
Tutti possono diventare arbitri nella fascia di età
che va dai 15 ai 40 anni con una proroga fino a 50 anni per chi arbitra già
dall’età di 15 anni. Si deve effettuare un corso nella sezione di circa un mese
e mezzo e questi corsi si tengono in due sessioni a ottobre e febbraio. Si deve
studiare il regolamento della F.I.G.C. ed effettuare un test attitudinale.
Successivamente si deve superare un test atletico in
cui si è seguiti da un tutor. Dopo circa un anno si ottiene la tessera della F.I.G.C, che permette di entrare gratis in tutti gli stadi
italiani per vedere le partite.
Quanto
tempo occupa l’attività di arbitro settimanalmente?
Oltre agli allenamenti nei giorni sopraccitati, che
sono facoltativi, le direzioni di gara si svolgono generalmente di sabato o di
domenica. A volte sono previsti anche dei recuperi di mercoledì sera.
Ha dei
ricordi piacevoli o spiacevoli in relazione alle gare dirette?
In generale ho dei ricordi piacevoli, in quanto ho
avuto il piacere di arbitrare la serie A1/A2 femminile, oppure gare giovanili a
livello nazionale, conoscendo anche personaggi famosi nell’ambito calcistico
che ormai allenano le categorie giovanili nazionali. Ho avuto anche il piacere
di arbitrare le finali nazionali di allievi e giovanissimi per lo scudetto.
Nella mia carriera fino ad ora ho arbitrato circa 700 gare, 500 come arbitro e
200 come assistente.
Per fortuna fino a questo momento non sono mai
avvenuti incidenti, o situazioni spiacevoli, sia nei miei confronti che in
generale, tranne una volta, quando arbitravo ancora in Umbria, dove mi è
capitato di sospendere una partita di categoria juniores per una rissa
scoppiata in campo. Uno dei ricordi più belli invece è il derby di Lodi tra il Sancolombano e il Sant’Angelo
Lodigiano, una partita molto accesa e sentita che ho avuto la
soddisfazione di arbitrare con ottimi
risultati, ricevendo i complimenti dei dirigenti delle due squadre.
Che
obiettivi ha per il futuro e consiglierebbe l’arbitraggio ai giovani?
Per quanto riguarda il futuro ho intenzione di
arbitrare ancora circa per 1 o 2 anni; poi voglio dedicarmi all’attività di
osservatore seguendo un corso, per aiutare a formare e crescere i giovani
arbitri. Dal mio punto di vista è un’esperienza positiva e piacevole, in quanto
permette di crescere e formare il carattere di una persona. Quindi è
un’attività che consiglio vivamente a tutti i giovani.
Sappiamo che quest’anno, ed in particolare in quest’ultimo periodo, ha seguito le nostre squadre impegnate nel torneo di calcio delle scuole. Ci racconti un po’ di quest’esperienza.
Insieme al prof. Zasso ed
alcuni studenti ci siamo occupati di formare e selezionare le squadre che hanno
partecipato al torneo di calcio delle scuole della città di Saronno. Sono state
formate due rappresentative, una per il biennio e una per il triennio,
rispettivamente ITIS B e ITIS A. Durante le partite io principalmente
seguo la squadra, ricoprendo il ruolo di allenatore.
Claudio Rotella
Nell’ambito delle iniziative di orientamento post diploma è stata offerta agli studenti delle classi quinte la possibilità di un incontro informativo con del personale dell’Agenziapiù. Le classi sono state suddivise in tre gruppi e gli interventi si sono svolti nell’aula audiovisivi del biennio, causa indisponibilità dell’aula magna per lavori in corso, nei giorni 13 e 17 maggio. Sono state fornite indicazioni su cosa sono e come funzionano le agenzie per il lavoro e su come stendere un curriculum. È stata illustrata inoltre la realtà economica della zona e prospettate le possibilità di impiego e di occupazione per i neodiplomati.
TORNEO
INTERSCOLASTICO DI CALCIO
L’Istituto Prealpi di Saronno con il patrocinio dei Lions Club ha organizzato un torneo di calcio interscolastico fra le scuole superiori della città al quale ha aderito anche il nostro istituto con ben due squadre. L’iniziativa, che rientra nel Progetto della Commissione Sportiva, ha offerto un’opportunità di arricchimento sportivo-educativo per tutti i partecipanti con l’intento di migliorarne la tecnica e la prestazione agonistica, ha permesso di condividere insieme un’esperienza agonistica in un contesto diverso dall’ambiente scolastico ed in competizione con altri studenti favorendo l’attivazione di risorse interiori e rafforzando il senso di appartenenza al proprio istituto. Le partite sono state disputate al campo sportivo del Centro Prealpi il martedì e il venerdì dal 13 aprile in poi. Il regolamento prevedeva due tempi di 30 minuti con una pausa di 5 minuti con cambi liberi e volanti.
Le squadre
partecipanti sono state suddivise in due gironi: il girone A con Prealpi A,
Zappa e Itis A; il girone B con Prealpi B, Ipsia
e Itis B. Ecco l’elenco dei convocati suddivisi per ruolo. Portieri:
Cerbone M., Sanginiti N., Valdameri M..Difensori:
Armentaro D., Barra M., Cerini A., Giammella L., Gregnanin S., Pozzobon D., Sala A., Zimbili A..
Centrocampisti: Cattaneo A., De Filippis N., Ferrario A., Kumah A., Laurora S., Ruzza A., Scarcella
M., Scuderi A.. Attaccanti: Campolongo M., Catalano L., Corona E., Cirelli
A., Gerra F., Khun C.,
Rossi E., Rubino F., Zoncada A.. Selezionatore delle
squadre il prof. Eugenio Saracini che ha accompagnato gli studenti al campo
insieme al sig. Andrea De Marco.
Il 13 aprile si è disputato l’incontro Prealpi A - Itis A conclusosi con il risultato di 4-1. La rete della bandiera per l’Itis è stata segnata da Zoncada. La seconda partita del girone A per la nostra rappresentativa, più volte rinviata per impraticabilità del campo, causa le abbondanti piogge, si è disputata l’11 maggio;Itis A – Zappa è terminata 3-5 con gol di Rossi, Campolongo e Zoncada.
Per il girone B le sorti della nostra squadra sembavano davvero promettenti: nell’incontro disputato il
20 aprile l’Itis B ha nettamente sconfitto il Prealpi
B per 7-1 con due doppiette di Khun e di Rubino ed
reti di Campolongo, Rossi e Sala. Le speranze di
qualificazione per la finale sono purtroppo tramontate il 23 aprile quando,
complice un arbitraggio a dir poco discutibile, l’Ipsia
ci ha battuti 4-2. Le reti per l’Itis B sono state segnate da Khun e Zoncada. Da elogiare la
sportività di tutta la squadra ad accettare il risultato, nonostante alcune
decisioni arbitrali siano state palesemente poco obiettive. Un ringraziamento
agli organizzatori, accompagnatori e agli studenti che hanno disputato gli
incontri rappresentando il nostro istituto, augurando a tutti migliori
risultati per le prossime edizioni del torneo.
CORSO
DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
A partire dal 12 aprile, per due settimane, le prof.
Anna Banfi e Filomena Gianoglio hanno tenuto un corso
di educazione alimentare, della durata di quattro ore, rivolto agli alunni
delle classi seconde del nostro istituto. Tra gli obiettivi dell’iniziativa
quello di far conoscere le proprietà e le caratteristiche degli alimenti e
delle bevande al fine di contribuire all’instaurarsi di corrette abitudini
alimentari che forniscano l’apporto calorico giornaliero necessario nella
fascia di età adolescenziale attraverso un’alimentazione completa e varia;
prevenire i disturbi legati al comportamento alimentare che è spesso
influenzato da problematiche psicologiche legate all’accettazione di sé o al
contesto relazionale familiare-affettivo. Tali disturbi possono sfociare
nell’obesità, nell’anoressia o nella bulimia. Nel corso sono stati affrontati
anche i problemi legati al consumo di bevande alcoliche. Il materiale
utilizzato per alcune lezioni è consultabile sul sito dell’istituto www.itisriva.va.it nella sezione lezioni
multimediali.
LA 5E2 A LONDRA
Sabato 27 marzo, ore 4.45,
al buio in una fredda mattina di inizio primavera tutti sul marciapiede n° 6
della stazione di Saronno. Inizia la gita scolastica: si va a Londra.
Affidati al capotreno di
turno dal Ghiro’s Daddy
(leggi non abbiamo pagato il biglietto) inizia il nostro trip. Con noi qualche
lavoratore e qualche viaggiatore occasionale. Si arriva all’aeroporto di
Malpensa improvvisamente proiettati in una frenetica agitazione: luci, scale mobili, tintinnio di tazzine, profumo di caffè. Le
indicazioni chiare ci portano alla zona delle partenze. Improvvisamente la
spianata del check-in. I colori aiutano ad identificare il banco giusto.
Qualcuno più sgamato è alle prese con una televisione che opportunamente
palpeggiata restituisce il talloncino per l’imbarco.
“proffff
è qui che ci perquisiscono…,ma va (bip… bip… bip…) qui
si fa il ceccchin …”AVANTI
SIGNORI, STATE BLOCCANDO LA FILA! Vai tu (bip..) ma sei(bip..)
… ma perché non vai tu?. ALLORA…
Scatta il toto bagaglio, il mio pesa ...
(bip) il tuo... per un (bip bip) ero fuori. ma che (bip… ) ci hai
messo dentro??
In silenzio e senza il
minimo cenno di agitazione Raul, guarda nel marsupio, in tasca, nella valigia,
ripete la sequenza in continuazione; mi avvicino e chiedo cosa c’è. “Il
passaporto prof, mia mamma me lo ha dato, ma non lo
trovo”: non importa, c’è tempo. Dopo 10 minuti in una tasca interna della
valigia, ben riposto spunta il documento (bip IO).
Area imbarchi, qualcuno senza scarpe, i pantaloni tenuti con le mani, viene
perquisito, passa e si ricompone. Entriamo nel limbo del duty free, che di free
non ha proprio niente, costretti a passare tra intensi profumi e scintillanti
confezioni (mi sono sempre chiesto chi compri tutte queste minchiate),
arriviamo nella zona di attesa. “proff
ha visto? c’è la prof di chimica… ndué l’ và? 'l và in Egitto; la vègn cunt nüm?? Ma che … (bip.. bip..) l’Egitto
l’è de là (bip bip bip….)”.
Ci imbarchiamo. Si vola. Si assapora la sensazione del decollo e i primi
volteggi in aria; dall’oblò tutto si fa piccolo, poi il grigio delle nuvole e
l’abbaglio del sole. Il tempo trascorre, si guarda fuori, si chiacchera,
ci si assopisce. Cambiano i rumori si avverte la sensazione della discesa:
stiamo arrivando.
Si ripassa tra le nuvole: è
già territorio inglese; si scorgono le chiazze colorate delle coltivazioni, si
individua la traccia del Tamigi, la collina di Greenwich,
si intravede il London Eye,
il Big Ben, il parco Richmond. Una prima visita della città è già fatta.
Si ripassano i controlli,
la gente aumenta, diretta verso la metropolitana, la fiumana di persone viene
fatta entrare con il perentorio invito di pagare il biglietto in uscita.
Stipati tra persone e bagagli, partiamo. Arrivati, la procedura del pagamento è
lunga e laboriosa e non ci permettono di acquistare l’abbonamento
contestualmente. Si fanno due file. Sopravviviamo.
Dopo aver lasciato i
bagagli in hotel, cominciamo la visita, non piove, ma fa freddo. Visitiamo Camden Town, tipico quartiere-mercato londinese;
incontriamo personaggi strani, ogni sorta di abbigliamento, oggetti e cibo. È
quasi ora di pranzo e decido di mangiare qualche “porcheria” particolare. I
ragazzi appena vedono un chiosco che vende pizza, non capiscono più niente e
riescono a scegliere anche quella con pineapple. Al
primo morso veniamo puniti con uno scroscio di pioggia, che ci costringe a
ripararci sotto gli ombrelli.
Ora che tutti hanno la
pancia piena e il tempo è tornato accettabile, possiamo spostarci nella zona
dei ristoranti etnici dove, sorvegliato dai ragazzi, scelgo di mangiare del cous cous con meatball
and vegetables. Incuriositi mi chiedono di assaggiare
quello strano cibo. Apprezzano. Credo che nel loro rigido ”federalismo
gastronomico”, l’unica cosa etnica che abbiano mangiato è il verde pesto
ligure.
La mia “golosità” è stata
soddisfatta; montiamo al volo su un double decker e attraversiamo la città verso Portobello.
Altro mercato, altra atmosfera più turistica, ma
tipica. Anche qui sulle bancarelle ogni sorta di oggetti. Si prende la
metropolitana: direzione Piccadilly, il cielo è azzurro.
All’uscita troviamo la pioggia. Questo sarà il clima che ci accompagnerà per
tutto il viaggio. La giornata volge al termine, anche se, svegli da quasi 18
ore e con svariate miglia nelle gambe, qualcuno fa progetti per la notte. Si
riprende la metropolitana; all’uscita con passo deciso, convinto di andare
nella direzione giusta, costringo il gruppo a seguirmi. Educatamente il Ghiro
tenta di convincermi dell’errore: “il negozio è lì!!”
e proseguo. Dopo una camminata di 10 minuti, mi accorgo che Ghiro aveva
ragione; dietro front!! Incrocio gli sguardi dei
ragazzi; non dicono niente, ma ho la sensazione che
un bel vaffa … me lo sono
meritato. Per fortuna, domani l’ora legale ci
restituirà un’ora di riposo in più. Per la cena
scegliamo un locale a Notthing Hill, che serve pollo. Raul sarà felice, è il suo
cibo preferito. Il locale è particolare, prendiamo posto, ordiniamo, paghiamo e
veniamo serviti. Dopo cena tutti a letto.
Domenica, il cielo è
grigio, andiamo a vedere il cambio della guardia. Si consultano le cartine e si sceglie il
percorso. Arrivati davanti a Buckingham Palace, il cielo si apre, la gente è
già in attesa. Sono le 9.30 AM e la cerimonia è programmata per le 11.00 AM.
Passa il tempo e la gente continua ad arrivare fino a riempire completamente la
piazza. Passa ancora del tempo, ben oltre le 11.00 AM. Sono le 12.15, o meglio le 0.15 PM. The Queen's Guard ci ha gabbato; si
comincia a sfollare. Decidiamo di andare a Trafalgar Square,
dove cerchiamo un luogo di ristoro. La scelta cade sempre su cibi italiani. Li
lascio inorridito davanti a montagne di pasta già cotta e mi dirigo verso il
buffet della National dove so di trovare una svariata scelta di dolci. I eat a few……A pancia piena, entriamo nella National Gallery, ed iniziamo la visita, secondo un percorso
consigliato. Apprezziamo quadri che rappresentano rievocazioni storiche,
episodi religiosi, fino ad arrivare agli Impressionisti. All’uscita, il cielo è
stupendamente azzurro ed il sole ha asciugato tutto. Scendiamo verso il Tamigi
passando dalla residenza del primo ministro, verso il Big Ben, Westminister Abbey. Si sale su un
autobus che ci porta al famoso Tower Bridge. Per la
serata, propongo un locale italiano a Soho. Ci si lancia su lasagna e
spaghetti. Raul è più selettivo e non riesce a scegliere niente. Finirà per
scegliere da McDonald’s il solito McChicken and Chips. La serata non è ancora finita, si progetta una botta
di vita. Pioviggina. Si cerca un locale che promette … (le solite cose).
Cartina alla mano cerchiamo la via. Non è molto lontano. Arrivati sul posto,
del locale neanche l’ombra. Ci si accorge che la via ha lo stesso nome ma un prefisso
diverso. Altra ricerca: è due isolati più in là. Arrivati, il locale è in una
stradina isolata e all’esterno due enormi buttafuori stanno organizzando
l’ingresso. Sono le 10.00 PM, ma la vita comincia solo alle 11.30 PM. Ci si
guarda in faccia, che facciamo? Nel raggio di miglia non c’è nessuno. Piove, il
nostro uomo di mondo, il Bolo, dietro occhiali vintage
Lunedì il tempo è piovoso, si passa tra le vie del centro a visitare i monumenti e palazzi storici. Per strada sfilano Lincon-Limousine e sfrecciano bolidi. Il Masche, indicandole, TT, F430, 918, DIABLO,…., mostra di conoscere tutte le caratteristiche. Rimango sorpreso. Si prova ad andare sul London Eye: costa troppo e c’è molta fila. Non può mancare il famoso hard rock café dove si acquista la solita maglietta. Al pomeriggio si va al museo di storia naturale e poi una visitina ai famosi magazzini Harrod’s. Resta anche il tempo per andare a trovare la cuggggina del Tenti che lavora li vicino. Non la troviamo. Per cena cerco complicità per una tradizionale serata in un tipico pub, dove bere una pinta e gustare il tipico Sunday Roast. La fortuna non mi assiste; vicino all’albergo i ragazzi scoprono un locale dove un cartello recita: ”ALL YOU CAN EAT £ 5.45 PIZZA and PASTA”. Non so se attratti dalla prima parte del cartello o dalla seconda, sono decisi ad accettare la sfida e “sbancare ..la Cucina”; tra di loro, “atleti” da record. La sorte ci assegna un tavolo vicino al buffet del cibo e questo ci permette di mandare a “vuoto” alcuni tentativi di una scolaresca francese che ordinatamente cercava di rifornirsi. Chi batte tutti i record è il Boga.
Martedì, anche se il tempo
è incerto, andiamo a Greenwich a “vedere” il famoso
meridiano zero. Il tragitto lo facciamo con la DLR metropolitana telecomandata
senza conducente; i posti davanti con vista sui binari sono i più ambiti. Nel
parco, il solito scoiattolo della pro loco ci accoglie
esibendosi sperando in una ricompensa. Dopo alcuni volteggi, non avendo
ottenuto nessun obolo, sparisce stizzito. Le foto a cavallo del meridiano sono
d’obbligo. Si ritorna nella City per una veloce carrellata ai reperti del British Museum e al famoso
Stamford Bridge. Cena: tutti a battere il record della sera precedente.
Mercoledì è il giorno del
ritorno, il volo è alle 20.15 (a quarter past eight PM). La giornata passa
pigra tra un negozio e un altro, poi si comincia il viaggio verso l’aeroporto.
Viene affrontata con disinvoltura la solita manfrina di check-in, imbarco, volo,
atterraggio. All’uscita ci aspetta Ghiro’s daddy, al quale va un
personale ringraziamento per la disponibilità e l’organizzazione del transfer to and from the airport;
in fondo al corridoio daddy Adriano… Siamo a casa!!
Luigi Russo
Dal 28 marzo al 1° aprile scorsi la nostra classe, la 5E1, accompagnata
dai prof. Luca Lazzari e Laura Ibba,
si è recata in visita d’istruzione a Cracovia, la seconda città più importante
della Polonia dopo la capitale, Varsavia. Una gioiello
d’arte e di storia, considerando che il centro storico è rimasto praticamente
intatto nonostante l’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale. Il
fatto di essere un piccolo gruppo (una quindicina) ci ha permesso di muoverci
per la città in modo molto agevole. Abbiamo così visitato la grande piazza
centrale, dove decine di bancarelle vendono il simbolo della Polonia, ovvero la
preziosa ambra. Proprio affacciata sulla piazza c’è la Chiesa di Santa Maria,
famosa in tutto il mondo per le sue torri di altezza diversa. Senza dimenticare
il Castello Reale (dove viveva il re di Polonia fino al 1600, quando la
capitale fu spostata a Varsavia), e accanto la
Cattedrale dove Karol Wojtila fu vescovo prima di
essere eletto papa nel 1978. Un’intera giornata è stata poi dedicata alla
visita del quartiere ebraico: abbiamo così visto le sinagoghe più importanti, i
due cimiteri ebraici e il ghetto, dove durante l’occupazione nazista furono
costretti a vivere in condizioni miserevoli migliaia di ebrei. Cracovia nel
complesso si è rivelata diversa da come un italiano può aspettarsi una città
polacca: in realtà si tratta di una città ordinata, pulitissima (molto più
delle nostre) e con tantissimi giovani (anche per la presenza della famosa
Università Jagellonica). Anche il cibo, dopo
l’iniziale perplessità, si è rivelato una sorpresa: certo non hanno la pasta,
ma la loro carne è morbidissima e cucinata con alcune salse molto saporite.
Senza dimenticare il pesce, il salmone in particolare, che arriva direttamente
dal Mare del Nord. Il viaggio si è concluso infine con la nostra meta
principale, ovvero il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Una visita davvero agghiacciante, se si pensa che in quel luogo sono morti nel giro di qualche anno più di un milione di
persone innocenti, tra pene e sofferenze infinite. Ci ha fatto da guida una
signora polacca che parlava un perfetto italiano: ci ha mostrato il campo base
(ovvero Auschwitz) con le
costruzioni in muratura, le camere a gas, i forni crematori e le prigioni. Poi,
con un viaggio in pullman di pochi minuti, ci siamo spostati a Birkenau, dove
stupisce soprattutto l’ampiezza della struttura: decine e decine di baracche in
legno, con ai margini le rovine dei forni crematori
con le annesse camere a gas. Abbiamo così potuto vedere dal vivo tutto quello
che abbiamo studiato in classe con il prof. Lazzari.
Un viaggio nell’arte e nella storia che non dimenticheremo facilmente.
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SETTIMANA
BIANCA A BORMIO
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Anche quest’anno, dall’8 al 12 marzo le classi 3M, 3T2, 3E1, 4M e 4T1, accompagnate dai prof. Zasso. Vaghi, Morrone e Russo hanno trascorso una settimana sulla neve a Bormio (SO). Come gli anni precedenti, abbiamo alloggiato all’hotel Belvedere. Il primo giorno, causa un disguido per cui saremmo potuti entrare alle terme, siamo andati a Livigno (SO) dove abbiamo trascorso buona parte del tempo per il pranzo e lo shopping. Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Bormio e abbiamo noleggiato le attrezzature che ci sarebbero servite per le attività sulla neve. La sera, dopo aver cenato, abbiamo raggiunto il centro della città dove vi era la consueta festa dell’accoglienza dei turisti, con balli, canti, cibi e bevande. Nelle giornate successive abbiamo trascorso molto tempo sulle piste. Coloro che non avevano mai sciato, hanno avuto l’opportunità di seguire il corso con il maestro, gli altri ormai esperti si sono cimentati nelle varie piste. A metà settimana, dopo una giornata passata sulle piste, nel tardo pomeriggio ci siamo recati alle terme comunali dove abbiamo avuto l’occasione di rilassarci nelle varie piscine termali, all’idromassaggio e nuotando nella piscina olimpionica. L’ultimo giorno è stato in parte dedicato allo sci ed in parte allo shopping. È stata una bella esperienza e una grande occasione di divertimento per gli appassionati di sci e di approccio a questa attività per i principianti.
Michele Ritondale
VISITA
ALL’ABB DI VITTUONE
Il 20 aprile scorso le classi 5E1 e 5E2, accompagnate rispettivamente dal prof. Rocco Gigante e dal prof. Emilio Gigliuto, hanno visitato l’ABB di Vittuone (MI).
Giunti sul posto, come richiesto dalla normativa vigente, ci sono stati forniti degli occhiali ed un elmetto protettivi per poter iniziare la visita in tutta sicurezza.
L’azienda, che produce motori elettrici per diversi utilizzi, è organizzata in diversi settori, ognuno dei quali specializzato nella costruzione e assemblaggio delle varie parti dei motori elettrici.
Nel corso della visita ci sono state mostrate le varie
fasi della produzione, a partite dall’importazione dei materiali occorrenti,
prelevati da aziende esterne, ai vari test svolti sui motori al fine di
verificare l’effettiva qualità ed il perfetto funzionamento dei prodotti.
Nell’ultima parte della visita un manager ci ha illustrato le caratteristiche
dell’azienda, tracciandone la storia dalla nascita alla sua attuale copertura
territoriale.
Abbiamo avuto l’opportunità di poter vedere da vicino
la produzione e il funzionamento dei motori elettrici che conoscevamo solo dal
punto di vista teorico ed è stata un’esperienza particolarmente interessante.
Davide Ghirimoldi, Marco Turconi
NON SOLO CALCIO….
Abbiamo intervistato Alex Labriola di 5 T2 che pratica la
breakdance. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.
Ho scelto questa attività perchè mi è sempre piaciuto muovermi e fare ginnastica, questa disciplina include entrambe le attività. Inoltre mi hanno sempre attratto i movimenti di questo tipo di ballo.
Ballo in un gruppo che si chiama Street Diamonds che si è formato quando ho iniziato io, circa sei
anni fa. Con me ballano altri tre ragazzi con i quali ho un bel rapporto di
amicizia.
Sì, abbiamo vinto un concorso a Sesto San Giovanni
l'anno scorso, il 14 aprile. Eravamo in 8 e ci siamo classificati primi al
Trofeo Move aggiudicandoci, oltre al trofeo, un
premio di 1000 euro. Comunque ho partecipato anche ad altre gare fuori regione.
Faccio potenziamento muscolare, coreografie per i passi, esercizi tecnici di ginnastica. In media sono sei ore alla settimana.
Sì, mi seguono quando mi esibisco negli show. Quando
invece faccio le gare è un po' più difficile perchè
sono lontane da casa.
Ho molti idoli però, per quanto riguarda il mio stile,
mi ispiro a un coreano, in arte Yun, degli Extreme Crew. Mi piace molto dal
punto di vista tecnico ed è molto completo.
Sei impegnato in qualche altra iniziativa che riguarda
la breakdance?
La insegno a Cerro ad un gruppo di ragazze e a Solaro ai bambini. Mi piace molto farlo, perché si instaura un bel clima di
relazioni, si impara molto e così posso contribuire ad aumentare la conoscenza
della breakdance in Italia che è ancora poco conosciuta. Inoltre spesso
partecipo con il mio gruppo a manifestazioni pubbliche di impegno sociale o a
scopo benefico. Tre anni fa ci siamo esibiti a Milano al teatro Carcano e a Bologna nell’ambito della manifestazione
anti-mafia “Break the mafia” alla presenza di autorità dello stato, tra cui il
presidente Prodi. Abbiamo fatto vari spettacoli per i bambini disabili ed
abbiamo partecipato ad eventi in occasione di feste di piazza a Limbiate, Solaro, Dal
Pozzo, Cesate, Garbagnate, Busto Arsizio, Busto Garolfo ed anche fuori dalla Lombardia.
WORK IN PROGRESS 2
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Anche quest’anno siamo giunti quasi alla fine della
scuola. E come da rito, il gruppo G.I.S., proporrà la
tanto attesa
FESTA DELL’ ITIS !!!!!
…che speriamo si faccia, nonostante i lavori di
ristrutturazione in corso nell’istituto. Oltre alle ormai tradizionali attività
che il gruppo G.I.S. propone nella festa, come i tornei sportivi di calcio, ping pong e playstation, vi saranno delle nuove esperienze da poter fare in
quel giorno di festa. Non mancherà la mostra di moto e motorini che vedrà sfidarsi per estetica e componenti i
ciclomotori più belli ed originali dei ragazzi dell’Itis. A decretare il mezzo
migliore sarà una giuria composta da ragazzi e docenti della scuola.
Vi aggiorniamo così sulle nuove o semi nuove proposte di intrattenimento. Sono stati organizzati
concorsi di murales e disegno su tavole.
Invitiamo tutti i writers della scuola e coloro che
si dilettano con la matita e i colori a partecipare a colpi di pittura su un
tema particolare che vi sarà dato. Per le iscrizioni rivolgersi ai ragazzi del G.I.S. (in
particolare a Giulia di
Inoltre sono stati invitati anche ospiti che si
esibiranno durante la mattinata della festa creando alcuni momenti di bella
condivisione come il laboratorio di magia, dove ci sarà
un mago ed il suo assistente che vi sorprenderanno con trucchetti
e giochi di prestigio e vi insegneranno qualche cosina per stupire i vostri
amici; il laboratorio di acrobatic barman e i laboratori di musica con DJ e ballerini che si esibiranno per gli
appassionati di house e rap.
La vera novità per questo 2010 però riguarda l’Itis
in rosa. Il gruppo G.I.S. ha ampiamente dedicato spazio di riflessione per
organizzare qualche attività dedicata esclusivamente alla sempre più
consistente parte femminile dell’Istituto. Così nella festa di quest’anno ci
sarà un torneo
di Wii
(ballo) riservato e aperto solo alle ragazze!!!!
Per tutte le attività vi sarà un’iscrizione e un
pagamento di solo 2 euro simboliche che finanzieranno fantastici premi
per i vincitori delle diverse categorie. Le iscrizioni sono da fare presso i
ragazzi del G.I.S. (trovate i ragazzi nella classe 2A / 2D per il biennio e
nella classe 4C/ 3E1/ 4M1 per il triennio). Non vi preoccupate però, per tutti
i dettagli aspettate i volantini che nei prossimi giorni verranno distribuiti a
tutti gli interessati. Non mancate …la festa dell’Itis sta arrivando!!!
G.I.S.
DAL SILENZIO
ALLE FORME ESPRESSIVE:
IL G.I.S. HA
VINTO!!!
Durante il mese di ottobre 2009 il G.I.S. ha
partecipato, diciamo la verità, perché spinto da Chiara e Ilaria di RAdiCI, ad
un concorso aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori statali, indetto
dalla Provincia di Varese e dal “Co.P.A.Sa.M.”, nome
difficilissimo che sta per:
“Coordinamento Provinciale Associazioni per la SAlute Mentale”
del distretto di Busto Arsizio e di Varese. Il titolo del
concorso non era meno difficile: “Dal
silenzio alle forme espressive: la scuola contro il pregiudizio”. Un concorso strano per noi, aperto ai gruppi classe
che prevedeva la collaborazione anche dei professori interessati, articolato in
quattro sezioni di lavoro da poter scegliere per partecipare. Un concorso che
sicuramente avrebbe vinto qualche Liceo Grafico o Artistico Classico delle
vicinanze.
Il G.I.S. ha partecipato però, un po’ per gioco, e un
po’ perché incoraggiato dalle fantastiche Ilaria e Chiara
che ci hanno guidato durante il lavoro creando un vero e proprio laboratorio di
sperimentazione artistica in aula magna, un’occasione di incontro.
Alla fine il gruppo G.I.S. ha partecipato in tre
sezioni di lavoro: area grafico-pittorica, area fotografica, area
video.
Nella sezione grafico pittorica, Giulia Gessati (2A), Valentina Falcone (2A) e
Riccardo Banfi (2B) hanno creato un disegno
dal titolo “Il pregiudizio ci segue come
un’ombra”.
Nulla di eccessivamente complesso: una città di notte
sullo sfondo e in primo piano un ragazzo qualunque e la sua gigantesca e
luminosa ombra. Con questa opera si sono classificati al 2° posto nelle
premiazioni per l’area di disegno.
Alla sezione fotografica hanno partecipato due piccoli gruppi di lavoro. Il primo gruppo era
composto da Matteo Banfi (
Del secondo gruppo di lavoro facevano parte Marina Gibrail (2A), Yousef Hammar (2A) , Lorenzo Sorrenti (2A).
Entrambi i gruppi hanno scattato fotografie
artistiche sia allo spazio che ai ragazzi. Alla fine sono state inviate due
foto scelte per esprimere al meglio il tema del pregiudizio. Una foto astratta
e una foto di un particolare del corpo di un ragazzo (un orecchio).
Naturalmente abbiamo modificato le foto perché era permesso.
Con queste due opere i ragazzi si sono classificati
al 2° e al 3° posto nelle premiazioni per l’area fotografica.
Infine, nella sezione video, ha partecipato tutto il G.I.S., i ragazzi già
nominati e in più Claudio Romano (4M1), Matteo Piazza (
Sabato 22 maggio, dalle 15.00 alle 17.00 ci sono
state le premiazioni a Varese per i vincitori. Il gruppo G.I.S. è andato a
ricevere i meritati premi vinti che consistono in buoni
acquisto di materiali informatici dal valore dai 200 ai 500 euro. In più
le opere sono state raccolte in un libro che sarà distribuito presto…e che dire
di più?
Dal silenzio alle forme espressive….il G.I.S. ha
vinto!!!
L’ANGOLO DELLA POESIA
Pubblichiamo in questa pagina le poesie classificate
ai primi posti del concorso bandito dal nostro istituto in occasione del
cinquantesimo di attività. Ecco la poesia terza classificata:
vorrei abbracciarti
vorrei passare tutto il mio
tempo con te
amore della mia vita
vorrei sfiorare le tue
labbra, baciarle
vorrei dedicarti tutte le
mie attenzioni
vorrei non lasciarti mai
ma questo non è possibile
dal
momento che non ci sei più
addio amore…
LUCA FICILE |
…è
accaduto…
√ Il
23 marzo le classi 5T1 e 5T2 hanno visitato la Fiera della Termotecnica,
√ Dal 28 al 31 marzo la 5E2, accompagnata dal prof. Luigi Russo, è
andata in viaggio d’istruzione a Londra.
√
Dal 28 marzo al 1 aprile la 5E1, accompagnata dai prof. Lazzari
e Ibba, è andata in viaggio d’istruzione a Cracovia
e Auschwitz.
√ Dall’ 1
al 6 aprile ci sono state le vacanze pasquali.
√ Il
12 e 16 aprile le classi terze e quarte hanno partecipato alla giornata multisport presso il Mediolanum Forum di Assago (MI).
√ Il 13 aprile ha avuto inizio il torneo di calcio
interscolastico tra le rappresentative degli istituti superiori di Saronno.
√ Il
15 aprile gli studenti interessati, accompagnati dai prof. Messina e Donida Labati, hanno visitato il reparto
di rianimazione e ortotraumatologia dell’ospedale di
Saronno nell’ambito del progetto “Stili di vita”.
√ Il
24 aprile si è tenuta una manifestazione di soccorso stradale integrato presso
la Polizia di Stato, 2° reparto volo all’aeroporto di Milano Malpensa
nell’ambito dello stesso progetto.
√ Il
3 maggio si sono svolte le riunioni di dipartimento.
√ Dal 4 al 7 maggio si sono svolti i consigli di classe.
√ Il 6 maggio le classi 3M, 4T1, 4T2 e 5M2,
accompagnate dai prof. Messina, Flocco, Consonni e Ferraro hanno
visitato la centrale idroelettrica di Grosso (SO).
√ Il
14 maggio si è tenuto il collegio docenti per l’adozione dei libri di testo e
l’approvazione dell’orario scolastico per il 2010/11.
√ Il
18 maggio le classi del biennio hanno assistito in piazza Mercato a Saronno
alla manifestazione “Ruote sicure”.
√ Il
22 maggio a Varese il gruppo G.I.S. è stato premiato per gli ottimi risultati
ottenuti al concorso “Dal silenzio alle forme espressive: la scuola contro il
pre-giudizio”.
► Il
12 giugno si concluderà l’anno
scolastico.
►
Dal 14 giugno ci saranno gli scrutini finali.
► Il
22 giugno si terrà la prima prova dell’esame di stato.
► Il
23 giugno seconda prova.
In
redazione: Antonella Palomba,
Claudio Rotella, Michele Ritondale.
Hanno
collaborato: Davide Ghirimoldi, Marco Turconi,
Alex Eboli , il Prof. Luigi Russo e il gruppo G.I.S.. Un ringraziamento al prof. Eugenio Saracini,
all’equipe di RadiCI e a chi provvederà alla stampa e alla distribuzione.
Corsi
diurni e serali
Via Carso,
10 – 21047 Saronno (VA)
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