Giornale scolastico dell’Istituto Tecnico Industriale Statale
“Giulio Riva” - Anno VIII, n°2.
SOMMARIO
Intevista al Prof. Salvatore Messina pag. 3-4-5
Prime esperienze di
lavoro pag.
6-7-8-9
All’ITIS per un giorno pag. 9
Open Day: un pienone pag.
10-11
Ottavo alle Olimpiadi della
Chimica
pag. 11-12
Brillanti menti
pag. 13
Giornate sulla neve pag.
14
Non solo calcio… pag.
15-16
Attività del G.I.S.
pag. 17-18
Fumetto a puntate pag. 19
L’angolo della poesia pag.
20
La pagina dei giochi
pag. 21
News
pag. 22-23
Hanno collaborato
pag. 24
L’aforisma |
Dove c’è una
grande volontà
non possono esserci
grandi difficoltà.
|
|
Niccolò Machiavelli
QUATTRO CHIACCHIERE CON…
Il
prof. Salvatore Messina, docente di laboratorio di impianti e sistemi di
regolazione termotecnica, tecnologia meccanica e termotecnica, responsabile del
progetto alternanza scuola lavoro e di altri progetti relativi all’educazione
stradale attivi nell’Istituto.
Ci
parla brevemente del progetto “Alternanza scuola-lavoro”?
Si tratta di un’iniziativa voluta dal ministero e dalla regione e si propone di migliorare i rapporti tra aziende e scuola. È in effetti una forma più articolata del tradizionale “stage”. Per le classi del biennio sono previste delle attività di orientamento, degli incontri formativi e delle visite guidate nelle aziende del territorio. Nel triennio invece si parte da una formazione teorica, relativa alle norme antinfortunistiche seguendo un percorso di sicurezza secondo quanto stabilito dal patto con la Confindustria, l’USPE e l’INAIL. La scuola provvede a fornire allo studente una formazione sul corso e sulle norme, in modo tale da poter sostenere un test fornito dall’INAIL che dove essere superato altrimenti lo studente non può affrontare l’esperienza lavorativa in azienda. Questo risultato viene allegato al diploma. L’azienda invece si preoccupa di fornire al ragazzo le competenze specifiche sulla normativa in vigore sulla prevenzione degli infortuni. La scuola comunque si preoccupa di affrontare il problema talvolta cercando anch’essa di conferire competenze specifiche e non generiche. Questo progetto viene portato avanti ormai da 4 anni, per le classi del 3° anno sono obbligatorie 2 settimane in azienda e per quelle del 4° anno le settimane invece sono 3, con la possibilità di prolungarle, secondo la disponibilità di entrambe le parti.
A
livello didattico cosa comporta quest’esperienza?
Dal punto di vista degli studenti il progetto permette di chiarire per l’ambito pratico alcuni concetti teorici oggetto dei programmi di studio delle varie specializzazioni, mentre per quanto riguarda i consigli di classe, i docenti si occupano di visitare le aziende per verificare l’inserimento di ciascun studente ed in seguito di trasformare in voto la valutazione sul suo rendimento lavorativo. Esiste una commissione che lavora al progetto di cui sono responsabile e di cui fa parte anche la prof. Donida Labati e i docenti referenti per ciascun corso di specializzazione: il prof. Giangrande per il corso di meccanica, il prof. Favia per quello di elettrotecnica, mentre io stesso mi occupo di quello di termotecnica.
Gli stessi componenti della commissione partecipano ad incontri formativi ed informativi presso l’USPE di Milano e l’ITC Tosi di Busto Arsizio, occasioni di confronto per riuscire a valutare l’alunno sulle competenze e programmare nuove unità di apprendimento.
Quale
ricaduta ha sugli studenti il progetto?
Il primo effetto è rendersi conto con i propri occhi della realtà lavorativa, cogliendo aspetti che a scuola non possono essere riscontrati. Queste attività accrescono notevolmente il proprio bagaglio tecnico manuale di esperienza e aiutano a capire se il ragazzo ha compiuto effettivamente la scelta giusta rispondente ai suoi interessi e alle sue future aspettative nel mondo del lavoro. In azienda si ha l’opportunità di essere a contatto con persone integrate in un processo produttivo, con una motivazione ben precisa, per cui si è stimolati ad applicarsi al massimo e a collaborare per raggiungere lo scopo prefissato.
Quali
difficoltà si incontrano nella gestione di un progetto del genere?
In questo momento di crisi che coinvolge vari settori economico-produttivi non è stato sempre facile reperire aziende che fossero disponibili ad accogliere studenti. Alcune con rammarico ci hanno comunicato di non essere in grado di garantire la loro collaborazione per il prosieguo del progetto poiché non erano sicure di avere ordinazioni per continuare l’attività in futuro. Altre hanno riconfermato la loro disponibilità però non garantendo il pieno coinvolgimento dell’alunno in tutti i processi produttivi. Comunque malgrado le difficoltà siamo riusciti a collocare tutti, potendo contare anche su aziende con le quali già abbiamo avuto rapporti e su nuove disponibilità.
Quali
aspetti possono essere migliorati?
L’obiettivo primario è sempre quello di trovare un punto di incontro tra le richieste della scuola e le possibilità offerte dalle aziende cercando di conciliare le competenze e la preparazione degli studenti con le varie realtà lavorative. Talvolta si verifica che le aziende non sono in grado di offrire ciò in quanto devono perseguire i loro obiettivi di produzione che non possono essere modificabili per conciliarsi completamente con le esigenze dello studente, ma ciò non pregiudica comunque la valenza positiva dell’esperienza.
Che
giudizio si può esprimere in merito ciò?
Nella maggioranza dei casi siamo soddisfatti dell’operato dei ragazzi, perché da quanto apprendiamo dalle relazioni finali si applicano con impegno, le aziende anch’esse soddisfatte ed il responso è positivo. Tutto ciò si concretizza nella maggior parte dei casi in offerte lavorative da parte delle stesse aziende al termine del corso di studi, poiché hanno già valutato positivamente le attitudini dell’alunno ad inserirsi nel processo produttivo.
Di
quali altri progetti si occupa?
Di tutte le iniziative che riguardano l’educazione stradale: l’organizzazione dei corsi per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore, degli interventi dei vigili urbani per le classi del biennio e il progetto rivolto alle classi quarte e quinte “Stili di vita”. Quest’ultimo prevede interventi da parte di esperti della polizia stradale e medici del Pronto Soccorso che affrontano l’incidenza dell’uso di alcool e droghe sulla guida, visita al reparto di rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale di Saronno e partecipazione ad una simulazione di soccorso stradale integrato. Mi occupo inoltre anche del corso sulla Certificazione di Qualità ISO 9000, riservato alle classi quinte sia diurno che serale, della durata di quattro ore.
Claudio
Rotella
PRIME ESPERIENZE DI LAVORO
Nelle
prime due settimane di febbraio quattro classi del nostro istituto, 3T2, 3M, 4M
e 4E, sono state impegnate in attività di stage nell’ambito del progetto
“Alternanza scuola-lavoro”. In precedenza è stato svolto un lavoro di preparazione
sull’infortunistica e tutti gli studenti coinvolti nel progetto hanno dovuto
sostenere un test inviato dall’ I.N.A.I.L. Abbiamo
chiesto a tre studenti di raccontarci le loro esperienze. Ecco i loro
resoconti.
Frequento la 3T2 e in queste due settimane ognuno di noi studenti è stato
assegnato ad un’azienda situata il più vicino possibile al proprio luogo di
residenza. Ho fatto la mia esperienza di lavoro presso la ditta idraulica Banfi
di Origgio (VA). Il mio capo era anche il mio tutor,
cioè colui che mi ha seguito durante l’attività lavorativa e, una volta
terminato il periodo prestabilito, ha dovuto valutarmi in base alle capacità
che ho mostrato.
Essendo alla prima esperienza del genere, avevo delle ansie e delle incertezze, ma tutto è stato subito cancellato dal comportamento delle persone con cui lavoravo che mi hanno fatto sentire a mio agio. Nei primi giorni, al mattino, raggiunta l’azienda caricavamo il camion con il materiale necessario al lavoro della giornata e partivamo verso le varie destinazioni - case, aziende e cantieri - per svolgere le mansioni programmate.
Successivamente il mio
capo si è offerto di passare addirittura a casa mia a prendermi senza problemi
e molto gentilmente. L’orario lavorativo doveva essere di otto ore al dì per
cinque giorni a settimana, però poteva spesso capitare che diventasse
flessibile in base alle esigenze della giornata.
In questo pur breve lasso di tempo i lavori svolti sono stati diversi come il montaggio di sanitari, scaldabagni, termosifoni,manutenzione e sostituzione di caldaie e, per un’intera settimana, la realizzazione d’un impianto di tubi per acque chiare e nere in un’abitazione in costruzione. L’adesione al progetto mi è stata estremamente utile per accrescere la mia conoscenza degli strumenti da usare nelle diverse situazioni e nel montaggio di vari componenti, grazie anche alla disponibilità e alla possibilità datami nel provare a anche nello sbagliare. Tuttavia, per sfruttare al meglio questa occasione, sarebbe stato utile conoscere conoscere quanto meno le basi di alcuni argomenti, come il funzionamento di un impianto termico o del geotermismo, cose delle quali mi è stato domandato ma cui non ho saputo rispondere perché non ancora trattati a scuola. Escludendo questo aspetto, tutto e stato molto istruttivo, ma fin troppo breve. Comunque la mia esperienza proseguirà a giugno e, come programmato, anche nel prossimo anno scolastico.
Sono uno studente di 4M ed ho trascorso le due settimane di stage
nell’azienda metalmeccanica D’Andrea di Lainate (MI)
che produce utensili e portautensili per macchine utensili. Si tratta di
un’azienda abbastanza grande in cui lavorano 90 dipendenti. Il processo di
lavorazione comincia dalla tornitura, si passa poi alla fresatura, ad un
trattamento termico e infine, prima di fare l’assemblaggio, viene fatto un
lavoro di rettifica. Vi è inoltre un reparto di controllo qualità che, tra una
fase e l’altra, si occupa di controllare i pezzi. Al pian terreno si trovano i
macchinari utilizzati, un tornio parallelo e un tornio c.n.c.
(a controllo numerico computerizzato), il reparto fresatura, il reparto di
rettificatrici (il più vasto), quello di controllo qualità, il reparto di
montaggio e due uffici. Al piano superiore si trovano gli altri uffici tra cui
quello tecnico dove vengono disegnati i pezzi. Nel periodo in cui sono rimasto
in azienda ho girato i vari reparti dell’officina: tre giorni alle frese e al tornio, due
alla rettifica, tre al controllo qualità e due al montaggio. Non ho avuto un
tutor fisso ma sono stato affidato di volta in volta ad un operaio del reparto
in cui mi trovavo in quel momento. Ho notato un uso rigoroso dei dispositivi di
protezione ed un preciso rispetto delle norme di sicurezza, anche perché i
macchinari utilizzati erano quasi tutti c.n.c.. Mi hanno fornito delle scarpe antinfortunistiche ed una
felpa che alla fine delle due settimane mi sono state regalate. L’orario di
lavoro era dalle 8.30 alle 17.30 dal lunedì al giovedì, fino alle 16.30 il
venerdì, con un’ora di pausa pranzo in cui potevo consumare il pasto alla mensa
self-service utiliz-
zando i buoni forniti dall’azienda.
Questa esperienza mi è
servita molto, anche perché a scuola abbiamo usato davvero poco le macchine
automatiche e quindi per me quasi tutto rappresentava un’esperienza nuova. E’
stato molto interessante vedere come procede questo tipo di lavoro,
ma credo che in futuro non farò l’operaio. Per adesso è meglio
continuare a studiare; infatti tutte le persone con le
quali ho parlato in azienda mi hanno consigliato di studiare quanto più
possibile in modo da poter scegliere in futuro il lavoro che mi piacerà di più.
Sono un
alunno della classe terza meccanica ed ho svolto lo stage nell’azienda Emme-gi di Bregnano (CO), specializzata
nella progettazione e produzione di motoriduttori e servo-motori per
multinazionali come la Siemens.
Il periodo di
alternanza scuola-lavoro è durato 10 giorni con 8 ore lavorative al giorno.
Data la lontananza da casa mia, nella pausa di un ora
e mezza che avevo a mezzogiorno per pranzare mi fermavo spesso con altri
dipendenti nel locale mensa messo a disposizione dall’azienda oppure mi recavo
nella tavola calda vicina.
La Emme-gi è un azienda di dimensioni medio-piccole
in cui la maggior parte dei componenti che si usano nella produzione arrivano
da imprese esterne. In questa ditta si producono solo gli alberi degli
ingranaggi nitrurati mediante un tornio c.n. (a
controllo numerico) a fantina e delle piccole ruote dentate in materiale
plastico con l’utilizzo di una dentatrice e si eseguono piccoli lavori di
preparazione dei
corpi e dei coperchi dei servo-motori.
Per tutto il periodo
di stage sono stato seguito dal sig. Graziano Monticelli, responsabile
dell’ufficio tecnico. Dopo aver passato i primi giorni al montaggio dei
motoriduttori ed aver cominciato ad affacciarmi alla realtà produttiva di
questa azienda, su consiglio del mio tutor, ho seguito la catena produttiva dei
componenti che avevo montato in precedenza potendo capire cosi al meglio lo
scopo dei motoriduttori ed il loro impiego.
Oltre ad essere stato
a contatto con la realtà dell’azienda, ovvero la produzione vera e propria, ho
passato alcuni giorni del mio periodo di
apprendimento negli uffici dell’azienda in cui, oltre alle
segretarie, vi erano le postazioni dei disegnatori. Alcuni di loro mi hanno
spiegato in maniera molto chiara e in generale le norme che dovevano seguire
nel disegnare i particolari, prestando la dovuta attenzione alle
caratteristiche dimensionali e di sicurezza che dovevano rispettare.
Per concludere,
ritengo che il periodo di alternanza che ho svolto in Emme-gi
mi sia servito molto per ampliare le mie conoscenze, anche se molto in generale
e che abbia pienamente raggiunto gli obbiettivi programmati. Sono molto soddisfatto
di questa azienda anche per la cordialità e la disponibilità di tutti i
dipendenti con i quali, nei momenti liberi come la pausa pranzo, ho potuto
instaurare un rapporto di amicizia.
Leonardo Montesion
Cinque alunni di terza
della Scuola Media di Lomazzo (CO) hanno fatto
l’esperienza di vivere una mattinata nel nostro istituto assistendo alle
lezioni programmate nelle classi ed alle attività di laboratorio. L’iniziativa,
voluta dalla commissione orientamento, coordinata dalla prof. Flavia Grimoldi, ha consentito un mini-stage ad un alunno inserito
nel corso di chimica il 13 febbraio e si è ripetuta il 16 per altri quattro
alunni, due in termotecnica e due in elettrotecnica. Alla fine della giornata i
partecipanti hanno ricevuto un attestato di partecipazione.
OPEN DAY: UN PIENONE
Pensando all’Open Day del 30 gennaio scorso, la prima parola che mi viene
alla mente è: GRAZIE!
Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita
dell’evento, ma soprattutto ai ragazzi entusiasti e volonterosi che hanno
affiancato i Docenti della Commissione Orientamento nel difficile compito di
illustrare l’offerta formativa della scuola e di ascoltare le richieste di
ragazzini e genitori alle prese con la scelta importante di un Istituto
Superiore nelle varie tappe di questa “ campagna pubblicitaria “ del nostro
I.T.I.S.: ai Campus di Novate, Solaro,
Lainate e Saronno, negli incontri sul futuro dell’Istruzione Tecnica e durante
la Giornata di Scuola Aperta.
I nostri alunni si sono
distinti per creatività e vivacità nel presentare i loro lavori, dalla
bicicletta ad energia solare degli elettrotecnici alla serra dei termotecnici,
dagli esperimenti in sentore di magia dei chimici ai disegni e strumenti dei
meccanici e soprattutto il cagnolino telecomandato realizzato dagli
elettrotecnici che ha entusiasmato i presenti alle diverse manifestazioni.
L’affluenza ai diversi
incontri è stata buona, ma sicuramente nessuno si aspettava il pienone che abbiamo
avuto il 30 gennaio. Avevamo già organizzato tre incontri per genitori e alunni
delle Scuole Medie della zona, quindi pensavamo a un gruppo di persone “ della
penultima ora “, visto che quest’anno la scadenza delle iscrizioni è stata
posticipata. E invece arrivava gente a getto continuo; l’Aula Magna era al
completo, i bidelli portavano nuove sedie e ancora non bastavano, tanto che
alcuni hanno assistito alla presentazione in piedi.
Dopo l’introduzione del
Dirigente Scolastico, l’intervento della Prof.ssa Ildos
sulle attività del biennio e la presentazione dei quattro indirizzi da parte
dei professori Alberti, Bessi, Consonni
e della sottoscritta, la Prof.ssa Donida ha
illustrato ai presenti la buona integrazione del nostro Istituto con il
territorio, evidenziando le attività di alternanza Scuola-Lavoro.Infine hanno preso la parola il signor Giunti, ex-alunno
della prima classe del Giulio Riva, diplomato nel lontano 1964 che,
con un’iniziale commozione, ha rivissuto i bei momenti passati qui, ed
Erica Guglielmana, studentessa di chimica diplomata
nel 2009: generazioni diverse ma aventi
in comune la gratitudine nei confronti di questa Scuola cha ha dato loro tanto.
Ora aspettiamo la nuova ondata
di ragazzini che cominceranno l’avventura a settembre con la speranza di aver
contribuito ad una scelta consapevole e responsabile.
OTTAVO ALLE OLIMPIADI DELLA CHIMICA
Emanuele Cattani, studente della
Quando e dove
hai partecipato a questo evento?
Dal 16 al 18
novembre
Che tipo di
prove hai affrontato? E in cosa consistevano?
Ho affrontato due prove: la prima di tipo sperimentale, la seconda scritta. La prima prova verteva sulla Titolazione Argentometrica, mentre la seconda consisteva in un test a risposta multipla riguardante tutte le materie di specializzazione nell'ambito chimico. Entrambe duravano 3/4 ore.
In che
posizione sei arrivato?
Mi sono
classificato ottavo su diciannove partecipanti, un risultato davvero positivo
di cui posso essere soddisfatto.
Questo evento
cosa ha significato per te?
È stata un'esperienza
positiva che ho vissuto come ricompensa per lo studio e l'impegno profuso nel
quarto anno; inoltre mi sono divertito soprattutto nella prova pratica e sono
soddisfatto per il piazzamento.
Le prove erano
complicate?
Sì, nonostante
vada molto bene a scuola, ho trovato delle difficoltà in alcune domande.
Come sei stato
selezionato e da chi sei stato accompagnato?
Sono stato
selezionato poiché avevo la migliore media nelle quattro materie di
specializzazione: avendo tre 9 e un 8 sono il migliore della classe e ho potuto
partecipare; mi ha accompagnato il professor Di Bernardo.
Ti va di
parlare dei due giorni trascorsi a Pordenone?
Sì. La mattina del
primo giorno tutti noi partecipanti siamo stati accompagnati in un istituto
tecnico dove abbiamo affrontato la prima prova pratica. Ci hanno assegnato un
fascicolo dove vi era scritto il tipo di prova (con il relativo procedimento)
da affrontare e alcune domande di teoria. Alla fine della prova abbiamo
mangiato in istituto e nel pomeriggio abbiamo svolto una visita guidata a Spilimpergo, dove abbiamo visitato il borgo e la scuola per
musicisti.
La mattina del
secondo giorno si e svolta la seconda prova scritta,
mentre per il pranzo siamo stati ospitati dalla casa dello studente; il
pomeriggio siamo partiti per ritornare a casa.
Quali
prospettive hai per il futuro?
Vorrei studiare
ingegneria chimica, ma non sono del tutto sicuro. C'è ancora un po' di tempo
per decidere!
Michele Ritondale
Il 18 gennaio scorso sono stato invitato a partecipare all’iniziativa
“Brillanti menti”, un incontro-spettacolo tenutosi al Forum di Assago (MI) cui hanno assistito
insegnanti, genitori e studenti che si sono distinti nello studio concludendo
lo scorso anno scolastico con un’ottima media di voti.
Quando sono arrivato, verso le
9.30, il Forum era già affollato da numerosi spettatori. Poco dopo è iniziato
lo spettacolo, presentato da Alvin, deejay di Radio
105, nel corso del quale si sono esibiti alcuni cantanti partecipanti al
programma televisivo “Amici”. Successivamente la conduzione è passata a Marco Liorni che ha presentato le esibizioni di alcuni comici di
“Zelig” tra cui Giovanni Vernia, Pablo e la famiglia
siciliana.
L’evento si è concluso con l’intervento sul
palco di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, Emma
Marcegaglia, presidente di Confindustria, il maestro Riccardo Muti e Carlo
Ratti, un ricercatore che lavora presso un importante istituto di ricerca a
Boston, negli Stati Uniti. Nel corso dei loro interventi tutti hanno
sottolineato l’importanza di impegnarsi nello studio per poter adeguatamente
affrontare un giorno le sfide della società e del mondo lavorativo. In
particolare il presidente Formigoni ha affermato che si impegnerà a promuovere
iniziative che sostengono la meritocrazia.
L’evento si è concluso intorno alle
Alessandro Bogani
GIORNATE SULLA NEVE
Lo scorso 15 febbraio una cinquantina di alunni del biennio, hanno partecipato ad una giornata sulla neve organizzata dal gruppo sportivo del dipartimento di Educazione fisica, coordinato dal prof. Adriano Zasso, presso la scuola sci-snowboard di Carona-Foppolo (BG). Ci siamo trovati la mattina molto presto davanti al panificio Pagani dove abbiamo preso il pullman per dirigerci verso Carona. Quando siamo arrivati, siamo subito a noleggiare le attrezzature occorrenti. C’era il sole e non faceva tanto freddo. Quando eravamo tutti pronti e ben equipaggiati, ci siamo divisi in gruppi: chi doveva seguire le lezioni di sci, chi quelle di snowboard e chi invece era già capace di sciare e poteva andare per conto proprio. Io che so già sciare sono andato insieme ai miei amici e ci siamo divertiti. C’erano diverse piste, alcune semplici per principianti e alcune più difficili per i più esperti. Noi le abbiamo fatte quasi tutte ed erano belle, con neve farinosa e ben battuta. Non c’era molta gente cosicché abbiamo sciato in tutta tranquillità.
Quando ci siamo fermati a mangiare il tempo
stava diventando brutto e nel pomeriggio si è messo a nevicare. Io purtroppo
non ho potuto concludere la mia sciata in compagnia a causa di una caduta in
cui mi sono fatto male al ginocchio. Escludendo quest’ultimo fatto, la
giornata, dal mio punto di vista, è stata molto divertente e penso che lo sia
stata anche per gli altri. L’anno prossimo spero di ritornarci, sperando di
essere più fortunato.
Una settimana dopo, il 22
febbraio, l’iniziativa è stata ripetuta per il triennio al quale si sono
aggregate la 2D e la 2E. Purtroppo il secondo gruppo di partecipanti non è
stato molto fortunato: nevicava e c’era scarsa visibilità sulle piste, per cui
non hanno potuto dedicarsi alle attività come avrebbero voluto.
Luca Monza
NON SOLO CALCIO….
In questo numero abbiamo rivolto qualche domanda ad uno studente di 4M1, Lorenzo Girardi che pratica basket in una squadra under 21. E’ alto due metri e calza il numero 47 di scarpa. Ecco cosa ci ha risposto.
Da quanti anni pratichi
questo sport?
Gioco a basket da 6 anni, ho
iniziato nel 2004.
Come mai hai scelto questo
sport?
Prima praticavo il calcio, ma
non mi piaceva tanto. Poi ho iniziato con il basket perchè
mi ha sempre appassionato, lo seguivo in televisione e mi entusiasmava. In
realtà per il mio fisico e la mia altezza sono particolarmente portato.
In che ruolo giochi?
Centro o ala grande. Chi gioca
nel ruolo di centro sta sotto canestro e si aspetta di ricevere la palla per
fare punto; l’ala grande è il supporto del centro, è colui che crea gioco
facendo arrivare i palloni che il Centro cerca di concretizzare in canestri.
Come si chiama la squadra
in cui giochi e in che categoria?
Milito nell’O.S.L. Garbagnate (Oratorio San Luigi) e giochiamo nel
campionato di categoria Under 21.
In che campionato giochi?
Agli inizi giocavo sia nella
F.I.P. (Federazione Italiana Pallacanestro) che nel C.S.I. (oratorio), con il
passare del tempo mi sono dedicato solo alla F.I.P.
Hai mai vinto dei premi?
Sì, ho vinto il torneo interfiera di Garbagnate, poi nel 2005 ho vinto il campionato C.S.I. e sono passato alle provinciali dove con la mia squadra mi sono classificato terzo. Ho vinto inoltre vari tornei primaverili.
I tuoi genitori cosa ne
pensano? Ti seguono?
Sono contenti e mi seguono in
tutte le partite.
Hai aspettative per il
futuro?
Per adesso rimango con i piedi
per terra e miro ad arrivare con la mia squadra in serie C2. Poi magari
cambiando squadra mirerò più in alto, forse anche alla prima divisione.
Cosa provi quando giochi a
basket e fai un canestro?
Agli inizi non mi entusiasmavo
particolarmente, poi da quando mi sono appassionato di più ed ho iniziato a
militare in squadre ben organizzate con un ottimo gioco di squadra per me il
basket è il gioco più bello del mondo. Durante le partite nell’animo di noi cestisti si
agitano tante emozioni: tensione, grinta, concentrazione. All’inizio ci si
sente carichi, poi appena si inizia a giocare bene, si scarica la tensione e ci
si tranquillizza. Quando si fa un canestro si è sempre contenti, soprattutto
quando lo si fa con la collaborazione di tutta la squadra.
Chi è il giocatore più
forte al modo di tutti i tempi per te?
Michael Jordan. E’ decisamente
il più grande di tutti i tempi ed ha segnato la storia del basket con le sue
grandi giocate indimenticabili. E’ un perfetto esempio per ogni giocatore, ma è
soprattutto un mito perché non tutti sanno volare come lui.
Il tuo idolo invece?
Lebron James che attualmente è il giocatore più
completo sia dal punto di vista fisico che del gioco. Infatti
molti lo considerano l’erede di Michael Jordan.
Mi piace anche Sung Ming Ming perchè è alto
Quali sono le tue squadre
preferite?
La Montepaschi Siena per il
campionato italiano e i Cleveland Cavaliers
per il campionato NBA americano.
Prima di ogni partita cosa fai per
concentrarti?
Ascolto la musica e penso alle
tattiche di gioco da applicare in partita.
Durante la mattina del
27 gennaio tutte le classi prime hanno partecipato alle 12 Fatiche di Ercole, iniziativa
promossa dal Servizio RAdiCI e rivolta all'accoglienza delle classi prime in
questo istituto. Ormai alla sua quinta edizione, il progetto delle 12 fatiche
parte ad ottobre con gli incontri di RAdiCI nelle classi e si conclude con la
mattina dedicata alle sfide tra classi prime. È così che il 27 gennaio ogni
classe prima, ritrovatasi in aula magna, ha dovuto superare 12 sfide, scelte
tra le prove preparate dalle altre classi anche con la collaborazione dei
docenti.
Durante
le prime tre ore, fino all'intervallo, le sezioni hanno organizzato e preparato
le prove a loro assegnate (una sfida di cultura generale, due prove di memoria,
due di canto, due di costruzione, due di reperimento materiale, due di abilità
fisica). Dopo l'intervallo tutti si sono riuniti in aula magna per dimostrare
le prove alla giuria presente. Essa era composta da alunni del G.I.S. (Gruppo
Itis Speciale) e da alcuni professori che, in base al proprio orario di
servizio, facevano parte della giuria. Una volta dimostrata una prova di una
squadra, i giurati si confrontavano e con l'alzata delle palette decretavano se
la prova era superata o no. I punti venivano assegnati in base all'abilità
della classe nell'organizzarsi e nel cooperare insieme per superare la prova.
Le squadre si sono impegnate molto e alla fine, dopo uno spareggio, la classe
vincitrice della mattina è stata la
Il Gruppo
G.I.S.
Il 26 febbraio scorso circa 40 alunni delle classi 4E, 4M e 4T1 ed alcuni
docenti hanno assistito allo spettacolo
teatrale programmato in orario serale al Teatro Carcano
di Milano. Una scelta ben precisa per offrire agli studenti l’esperienza di
partecipare ad una recitazione nell’atmosfera ad essa più consona e normale
rispetto agli spettacoli destinati solo alle scolaresche, con
in platea un pubblico più “vivace”. In programma “La Locandiera” di
Carlo Goldoni interpretata dalla Compagnia del Teatro Stabile di Brescia.
L’iniziativa è piaciuta molto ed ha incontrato il favore dei nostri giovani
spettatori. Alcuni tra essi hanno partecipato ad una recitazione teatrale per
la prima volta.
L’ANGOLO DELLA POESIA
Pubblichiamo in questa pagina
le poesie classificate ai primi posti del concorso bandito dal nostro istituto
in occasione del cinquantesimo di attività. Ecco la poesia seconda classificata:
Vorrei fermarmi qui.
Vorrei lasciarmi trasportare
da
queste immagini che passano
rinchiudere
i ricordi per sempre.
Vorrei essere come la pioggia.
Vorrei scivolare via sulle mie preoccupazioni
e
non tornare mai più.
Vorrei volare.
Lasciarmi la mente alle spalle
ma
sono troppo codarda per provare.
Vorrei non avere forma.
Essere una cortina di fumo
che
c’è … ma non esiste.
Vorrei.
Quante cose vorrei?
Mi guardo intorno.
Riprendo a camminare
e
mi impongo di smettere di sognare.
Chiara Paganetti
|
…è accaduto…
√ Il 24 e il 30 gennaio si è tenuto il ricevimento
generale dei genitori.
√ Il 30 gennaio si è svolta la Giornata di Scuola
Aperta.
√ Nelle prime 2 settimane di febbraio le classi 3M,
4M, 3T2 e 4E hanno partecipato al progetto “Alternanza Scuola-Lavoro, recandosi
nelle aziende per gli stages.
√ Dal 22 febbraio, per uscire dall’aula, ogni studente dovrà
essere munito del tesserino personale del docente in servizio.
√ Il 22, 23 e 24 febbraio, si sono svolti degli interventi di educazione stradale rivolti alle classi prime tenuti dalla polizia municipale del comune di Saronno.
√ Nei giorni 23 febbraio, 1 e 2 marzo quattro studenti
delle classi prime hanno frequentato un corso di rimotivazione a cura della
rete antidispersione scolastica.
√ Il 25 febbraio rappresentanti della Guardia di
Finanza hanno fornito agli studenti interessati, provenienti anche da altri
istituti della città, informazioni sulle modalità di reclutamento nel loro
corpo.
√ Il 25 febbraio si è svolto in aula magna un
intervento del dott. Frattini, primario del reparto di terapia intensiva e
rianimazione dell’ospedale di Saronno nell’ambito del progetto “Stili di vita”.
√ Il 1 marzo ha avuto inizio un corso sulla Certificazione
di Qualità ISO 9000 rivolto alle classi quinte dei corsi diurno e serale.
Previsti due incontri per un totale di quattro ore.
√ Il 2 marzo in aula magna si è tenuto un incontro
rivolto alle classi quarte e quinte che hanno aderito al progetto “Stili di
vita”.
Sono intervenuti il comandante
della polizia stradale di Busto Arsizio e un medico rianimatore
dell’elisoccorso. Hanno affrontato il tema della prevenzione degli infortuni da
traffico autoveicolare e l’incidenza dell’assunzione
di alcool e droghe.
√ L’8 marzo si è tenuto in aula magna un intervento a
cura della Croce Rossa Italiana di Saronno, rivolto alle classi prime.
Affrontati i temi delle possibili cause di incidenti stradali e delle corrette
modalità di soccorso.
√ Dall’8 al 12 marzo alcune classi terze e quarte
hanno partecipato alla settimana bianca a Bormio (SO).
√ Dal 16 al 20 marzo il corso
chimici ha partecipato al viaggio d’istruzione a Monaco e Berlino.
√ Dal 22 al 27 marzo si sono svolti i consigli di
classe per la consegna della seconda comunicazione interquadrimestrale.
► Dal 28 al 31 marzo la 5E2 andrà in viaggio
d’istruzione a Londra; dal 28 marzo al 1 aprile la 5E1 a Cracovia e Auschwitz.
► Dall’ 1 al 6 aprile ci
saranno le vacanze pasquali.
► Il 15 aprile gli studenti interessati visiteranno il
reparto di rianimazione e ortotraumatologia
dell’ospedale di Saronno nell’ambito del progetto “Stili di vita”.
► Il 24 aprile si terrà una manifestazione di soccorso
stradale integrato presso la Polizia di Stato, 2° reparto volo all’aeroporto di
Milano Malpensa nell’ambito dello stesso progetto.
In redazione: Antonella Palomba, Claudio
Rotella, Michele Ritondale.
Hanno collaborato: Alessandro Bianchi , Riccardo Banfi, Alessandro Bogani, Luca Monza, Leonardo Montesion,
Mattia Orlando e il gruppo G.I.S. .Un ringraziamento al prof. Salvatore
Messina, alla prof. Flavia Grimoldi, all’equipe di RadiCI
e a chi provvederà alla stampa e alla distribuzione.
Corsi diurni e serali
Via Carso, 10 – 21047 Saronno (VA)
Tel. 02/96703088 – Fax 02/9609391
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