GIORNALE SCOLASTICO DELL'ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE "GIULIO RIVA" ANNO IV , n.2

Editoriale

Dopo la pausa natalizia, rieccoci a voi con il secondo numero del giornalino. Un numero particolarmente ricco di contenuti: si parte con una intervista al prof. Liboni dell’ufficio tecnico, che ci ha spiegato i lavori in corso e quelli futuri all’interno del nostro istituto. Non poteva poi mancava il resoconto dettagliato delle due giornate di Scuola Aperta, che si sono rivelate un vero e proprio trionfo per l’affluenza di pubblico. E colgo l’occasione per ringraziare – da semplice docente – chi si è impegnato per la buona riuscita di questo evento. Può sembrare semplice, ma in realtà ho visto un lavoro enorme dietro quei due pomeriggi nei quali la nostra scuola ha ospitato i genitori dei futuri iscritti. Ritornando a noi, gli argomenti che troverete in queste pagine sono davvero tanti: il progetto Ra.diCi., l’intervista agli studenti gemelli presenti a scuola, il convegno sul risparmio energetico, la partecipazione alla gara di chimica e ancora il rugby, con altre testimonianze che ci fanno capire ancora meglio di che sport si tratta. Non poteva mancare infine il ricordo della Shoah.

Luca Lazzari

L’ aforisma

La gloria è simile ad un cerchio nell’acqua che non smette mai di allargarsi, fino a che, a causa del suo stesso ingrandirsi, non si disperde in un nulla.

William Shakespeare

 

La redazione del giornalino augura a tutto il personale della scuola e a tutti i lettori un buon 2006!

Sommario

Questioni… tecniche

Abbiamo fatto una chiacchierata con il prof. Agostino Liboni, responsabile dell’ufficio tecnico dell’istituto. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.

Può descriverci in generale i lavori che sono previsti o in corso nell’istituto?

Premesso che i lavori negli istituti superiori sono gestiti dall’amministrazione provinciale, è già stato presentato un progetto che prevede il rifacimento dei tetti dei laboratori della "galleria" (cosi viene chiamato lo spazio antistante i laboratori con uscita sul cortile esterno, n.d.r). La galleria verrà scoperta, il tetto smantellato, le porte dei laboratori, ora con vetrate, saranno sostituite con porte dotate di apertura a spinta di sicurezza che porteranno direttamente all’aperto.

Abbiamo sentito che sarà spostato l’archivio. E’ vero?

Sì, per motivi di sicurezza. Attualmente occupa la parte centrale dell’edificio, al primo piano tra gli uffici di segreteria e il biennio. I Vigili del Fuoco hanno chiesto che quello spazio sia lasciato libero per favorire l’evacuazione in caso di emergenza. L’archivio sarà spostato nel seminterrato, dove attualmente si trova il laboratorio di termotecnica, che a sua volta si trasferirà vicino a quello di saldatura.

Sono previsti altri interventi in generale?

Abbiamo intenzione di automatizzare i cancelli e di imbiancare quattro aule del triennio che in passato sono state interessate da alcune infiltrazioni d’acqua. Nei corridoi saranno installati dei rilevatori di fumo e altre attrezzature antincendio. Saranno alzati i corrimano delle scale, rifatti alcuni bagni del biennio, ripristinato l’intonaco del pilastro esterno sotto l’aula Cad accanto alla scala per l’uscita di emergenza e sistemata la scala di uscita dal pianterreno del biennio al cortile. Infine sarà potenziato il riscaldamento del laboratorio di chimica del biennio.

Entro quando saranno realizzati i lavori?

L’amministrazione provinciale assicura l’inizio del prossimo anno. Poi nel 2007/08 è previsto anche il rifacimento di porte e finestre del triennio. Speriamo che il calendario ipotizzato venga rispettato.

Paolo Brambilla

Ra.diCi., anno quinto

Si sa, l’adolescenza è un’età difficile. La scuola superiore, la famiglia, gli amici, i primi amori… Tutte cose straordinarie, che però – per alcuni – possono trasformarsi in sfide difficili da superare. E qualche volta mancano le forze per affrontarle nel modo più giusto, oppure si vive nell’incertezza: cosa fare? Ecco che allora diventa fondamentale avere qualcuno accanto. Certo, ci sono i genitori, gli amici, magari qualche prof, ma spesso all’adolescente serve una figura diversa, esperta nel risolvere i disagi tipici dell’adolescenza. Non è da molti anni che la nostra società si è accorta che i giovani vanno seguiti, consigliati, aiutati. Mai spinti, certo, ma indirizzati sì. Occorre avere una guida solida, un punto di riferimento a cui chiedere consigli. Non si tratta di fornire risposte pronte e preconfezionate ad ogni problema, ma semplicemente mostrare che anche una questione difficile può essere risolta senza drammi. Ecco allora il ruolo degli educatori e degli psicologi: mostrare nuove vie, magari a noi sconosciute, far vedere aspetti che fino a quel momento non erano stati presi in considerazione. Semplicemente, insomma, fornire gli strumenti adeguati per farci arrivare da soli alla soluzione, senza condizionamenti di sorta. E il nostro istituto – da questo punto di vista – può vantare una collaborazione con Ra.diCi. che ormai conta cinque anni. Un’equipe presente, in mezzo agli studenti, fuori e dentro la scuola.

Open day, un altro successo

Dopo i risultati già lusinghieri dell’anno scorso, quest’anno le due giornate di Scuola Aperta (26 novembre e 14 gennaio) si sono trasformate in un vero e proprio trionfo. La scuola è stata letteralmente invasa dai genitori dei ragazzi di terza media, curiosi di vedere dal vivo il nostro istituto, che può vantare in particolare laboratori di prim’ordine. I gruppi di "ospiti" sono stati accompagnati in un percorso esplorativo che ha impegnato l’intera struttura. Ecco dunque la testimonianza proprio di due accompagnatori.

Il preside, con alcuni docenti, ha presentato in aula magna la scuola nella sua generalità, in particolare gli indirizzi presenti e le possibilità lavorative, chiamando in causa gli stessi genitori che non hanno risparmiato domande. Poi ha invitato tutti a seguirci per poter visitare i laboratori.

I percorsi partivano da tre diversi punti della scuola e toccavano in successione tutte le nostre specializzazioni. Gli elettrotecnici hanno illustrato diverse esperienze effettuate in laboratorio, come il rilevamento del numero di giri di un albero motore tramite strumenti elettronici o un apparecchio che misura in modo automatico la lunghezza di un cavo elettrico. Ha suscitato particolare curiosità una mini serra botanica, dove nel corso dei mesi gli studenti hanno coltivato piante "in ambiente controllato" con un robot a inseguimento solare (questo automa si orienta in modo da catturare la maggior quantità di luce presente nell’ambiente).

I termotecnici hanno invece dato prova dei loro studi sulla climatizzazione e sul riscaldamento delle abitazioni e hanno perfino "messo in pista" un go-kart da loro realizzato. Passando nei laboratori dei chimici, si poteva assistere alla realizzazione di un’aspirina "casereccia" e ai comportamenti dei vari elementi nelle reazioni chimiche. Nell’area meccanica era possibile apprezzare le lavorazioni alle macchine utensili e le varie attrezzature per l’analisi strutturale dei metalli. Per terminare, un robot programmato da alcuni ragazzi di 5M1 ha preparato e offerto al pubblico il RivaThe, una bevanda preparata per l’occasione.

Nei laboratori del biennio era invece possibile visionare al microscopio vari organismi, toccare con mano fossili e pietre, assistere ad esperimenti di fisica presentati dai vari alunni. In palestra infine era in corso una dimostrazione di arti marziali tenuta dagli allievi del maestro Sabino Gemma.

Un ringraziamento particolare a tutti coloro che ci hanno fatto vivere queste due giornate davvero indimenticabili.

Sara Fusetti

Paolo Brambilla

Abbiamo intervistato due coppie di gemelli che quest’anno la nostra scuola ospita in 1F. Prima abbiamo parlato con i due fratelli brasiliani, Dyego e Dyogo Furtado Rocha. "Ci siamo trasferiti da quasi un anno" ci hanno detto. "In Brasile abbiamo frequentato una scuola unica di otto anni e, quando siamo arrivati in Italia, abbiamo avuto difficoltà ad ambientarci: a scuola facevamo fatica a capire perché non conoscevamo la lingua". Dyego e Dyogo sono gli unici figli della loro famiglia. "Avere un gemello è molto bello perché possiamo coprirci a vicenda" dice Dyogo. "Peccato però che ci sia poca privacy". Dyogo prima di trasferirsi in Italia praticava karate ma, raggiungendo la madre, non ha più potuto praticare questo sport. Ama la cucina ed aiuta di più in casa, a differenza di Dyego che è più pigro e dormiglione. Qualche particolare per distinguerli: Dyogo è più alto di qualche centimetro, scrive con la sinistra e calcia bene con entrambi i piedi. Dyego ha una cicatrice sul sopracciglio sinistro, scrive e calcia di destro.

E ora è la volta dei gemelli italiani Mauro e Mirko Di Gregorio. I due fratelli, pur frequentando le stesse scuole, sono sempre stati divisi. "Avere un gemello è abbastanza bello" dicono, "anche se si deve dividere tutto". A differenza della coppia brasiliana, questi due fratelli non si "coprono" a vicenda. "Perché tanto dopo il rimprovero viene comunque fatto ad entrambi". Da cinque anni praticano atletica. Mauro è leggermente più alto, è nato prima e scrive con la sinistra. Mirko ha un neo sulla guancia sinistra e scrive con la destra. I professori dicono che sono tutti molto vivaci!

Raffaele Scandolaro

Arriva la polizia (municipale)

Lo scorso 3 dicembre le classi 1A, 1B, 1C e 1D hanno avuto in aula magna un incontro con la Polizia Municipale. Nella prima parte della mattinata ha parlato la signora Patrizia, che ha spiegato i compiti generali della Polizia Municipale, passando poi alla descrizione dei vari tipi di segnaletica (verticale, orizzontale e luminosa) per finire con le norme di sicurezza sulla strada. Poi è intervenuto un altro agente, Marco, che ha il compito di controllare il traffico: ci ha spiegato cosa che cosa e in che cosa consistono i vari tipi di codice (penale, civile) e le regole che un buon automobilista deve sempre adottare quando è in strada. Alla fine ha preso la parola un altro agente, anche lui Marco (un motociclista), che ci ha illustrato nel dettaglio che cosa sono i ciclomotori, i motocicli e tutti i vari tipi di motociclette. Ci ha spiegato come si indossa correttamente il casco e infine che cosa è il patentino e a cosa serve. Peccato che alla fine sia suonata la campanella!

Daniele Inerme

Il risparmio energetico

Lo scorso 1° dicembre si è tenuto un incontro tecnico per le classi quarte e quinte di elettrotecnica organizzato dal Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati delle province di Como, Sondrio e Lecco, in collaborazione con la società Electrex. Tanti gli argomenti trattati: lo scenario attuale, il risparmio, la qualità dell’energia ed alcuni esempi di applicazioni di successo. Inizialmente ha parlato il dott. Piergiorgio Perdetti, che ha esposto i problemi dello scenario attuale: fra qualche anno sarà molto difficile svolgere un’attività di libero professionista come perito. Il perito industriale non potrà "più esistere" in quanto se tra qualche anno entrerà in vigore la riforma Moratti tutti gli istituti tecnici diventeranno licei tecnologici. Il dott. Pedretti ha inoltre espresso un concetto importante: pur affermando la preparazione odierna degli studenti, ha associato il concetto di "sapere" e quello di "saper fare". Ha poi preso la parola il dott. Zucchetti dell’Electrex, una società del gruppo Audiotel e Urmet, che produce strumenti e software per la misurazione dei parametri elettrici. Il dott. Zucchetti ha parlato del risparmio, delle soluzioni e degli investimenti per ottenerlo. Risparmiare energia è un problema sociale legato all’impatto ambientale. Purtroppo l’Italia – da questo punto di vista - dipende da altri Paesi: acquista energia soprattutto da Francia e Svizzera perché queste ultime dispongono di centrali nucleari. Per risparmiare occorre dunque fare investimenti e controllare il rapporto tra questi ultimi e i possibili vantaggi. D’altro canto lo scenario è cambiato: prima c’era un mercato monopolista in quanto l’unico venditore di energia era l’Enel, mentre oggi ci sono molti "grossisti" che la distribuiscono. Per ritornare alla questione del risparmio, ci è stato presentato un esempio pratico: l’aeroporto di Bologna, grazie alla società Electrex, ha risparmiato il 30% sui consumi elettrici. Sono infatti andati ad operare sulla potenza dei motori presenti nell’impianto di aerazione dell’aeroporto, ottenendo alla fine un consistente risparmio.

Manuel De Filippis

Corsi E.C.D.L.

Da qualche anno il nostro istituto è sede di corsi ed esami per il conseguimento della patente europea per il computer (European Computer Driving Licence). I corsi organizzati per arricchire l’offerta formativa degli studenti interni hanno fatto registrare un notevole numero di adesioni (circa 60), prevalentemente alunni del biennio che sono stati suddivisi in tre gruppi. A partire dal 16 Gennaio fino a maggio gli iscritti seguiranno un corso di 60 ore per essere ammessi a sostenere gli esami. I docenti impegnati nell’attività sono i prof. Alberti, Bessi, Carlini, Giangrande, Gigliuto, Russo e Taraschi.

Per le prossime date d’esame e per qualunque informazione si possono consultare il sito dell’istituto, gli avvisi affissi nella bacheca a fianco dell’aula magna e i professori responsabili delle attività.

L’arte che arriva dall’Oriente

Abbiamo intervistato un ragazzo (già noto ai nostri lettori) che qui nel nostro istituto pratica con grande impegno le arti marziali: Simone De Bartolomeo. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.

Da quanto tempo pratichi il karate?

Da dieci anni ormai e da cinque sono nella squadra regionale nella categoria "speranza", ma dall’anno prossimo entrerò a far parte dei juniores.

Quante gare hai vinto e in quali specialità?

Ne ho vinte cinque nelle gare nazionali e l’ultima è stata lo scorso novembre, quando ho preso l’oro nelle specialità kumtè (combattimenti), katà (serie di tecniche a vuoto per valutare la forza e lo scatto) e fukugo (misto tra katà e kumitè)

Lo puoi insegnare? Dove?

Sì, essendo cintura nera secondo dan. Insegno in due palestre: una è il palazzetto dello sport di Solaro, ma lo insegno anche nelle scuole elementari di Schianno, in provincia di Varese, in un corso sperimentale come attività opzionale.

Nella tua famiglia qualcun altro fa karate?

Sì, mio fratello è un maestro ed è campione in carica mondiale ed europeo.

Quale selezione hai superato prima di queste gare nazionali?

Per arrivare al titolo ho dovuto passare svariati turni: fase nazionale, fase internazionale.

Si può definire uno sport completo?

Non si definisce solo uno sport ma un’arte marziale perchè oltre all’aspetto fisico sviluppa anche quello mentale. è sicuramente uno stile di vita e non è violento perché insegna l’autocontrollo.

Come si svolgono gli allenamenti?

L’allenamento è diviso in tre fasi: dieci-quindici minuti di esercizi fisici, il kihon (sequenza di esercizi a vuoto) e infine il katà e il kumitè.

Occorre un’alimentazione speciale?

L’alimentazione deve essere semplicemente equilibrata, anche non si seguono particolari diete.

Come vengono attribuite le vittorie?

Ci sono cinque arbitri. Nelle gare di katà valutano le forme e danno un punteggio in decimi. In quelle di kumitè ci sono cinque arbitri agli angoli e uno centrale che dirige l’incontro.

Raffaele Scandolaro

Non solo calcio/2

Prosegue la nostra inchiesta sul mondo del rugby. E abbiamo scoperto che nella nostra scuola non è uno sport così raro. Abbiamo così sentito due studenti (Alessandro Ceriani di 5T1 e Luca Emanuele di 1D) che ci hanno raccontato la loro esperienza. Buona lettura! Tu giochi a Lainate nell’under 19. Da quando tempo sei titolare?

Da 2 anni, anche se mi alleno da circa tre.

Hai mai provato a fare altri sport?

Ho provato praticamente di tutto: lo sci, il karate, il nuoto e anche il calci. Ma posso dire che il rugby è nettamente superiore per quanto riguarda l’etica di gioco e l’affiatamento con il gruppo.

Come ti trovi nella squadra?

Sicuramente bene, visto che siamo molto affiatati. Gli allenamenti non sono pesanti e il rapporto con gli allenatori è molto disteso.

Chi ti ha "introdotto" al rugby?

Come ho gia detto ho provato tanti sport fino a quando ho conosciuto un ragazzo che gioca attualmente nella prima squadra. Mi sono allenato con loro, e mi hanno chiesto di giocare nell’under 19.

Qual è il tuo ruolo in partita.

Io gioco da tre-quarti, e il mio ruolo consiste nel giocare le palle che arrivano dalla mischia, dai placcaggi e dai touche (le rimesse laterali) cercando di "scavalcare" la difesa avversaria.

Non ti senti "piccolo" rispetto agli altri giocatori?

Non è il fisico che conta, ma il cervello. Se in un’azione riesco ad eludere la difesa avversaria e a far passare il pallone, ho evitato il contatto fisico che non giova alla squadra in generale. E’ meglio avere quindici giocatori lividi o interi?

Riccardo Rizzi

AUSCHWITZ

Son morto ch'ero bambino

son morto con altri cento

passato per un camino

ed ora sono nel vento

Ad Auschwitz c'era la neve

e il fumo saliva lento

nei campi tante persone

che ora sono nel vento

Nel vento tante persone

ma un solo grande silenzio

è strano, non ho imparato

a sorridere qui nel vento

a sorridere qui nel vento

No, io non credo

che l'uomo potrà imparare

a vivere senza ammazzare

e che il vento mai si poserà

che il vento mai si poserà

Ancora tuona il cannone

ancora non è contenta

di sangue la belva umana

e ancora ci porta il vento

e ancora ci porta il vento

Ancora tuona il cannone

ancora non è contento

saremo sempre a milioni

in polvere qui nel vento

Scritta da Francesco Guccini nel '64 e incisa dagli Equipe 84 nel'67)

27 gennaio - Giornata della Memoria

Per non dimenticare milioni di vittime innocenti causate dalla follia dell’uomo, in nome del potere e di un’assurda supremazia razziale, affinché gli errori del passato non si ripetano ancora, secondo il desiderio dei sopravvissuti e dei testimoni. Abbiamo scelto il testo di questa famosa canzone come nostro contributo ed invito a riflettere sull’immane tragedia della Shoah.

Gara nazionale di Chimica

Davide Vicino è uno studente della 5C1 e ha rappresentato la nostra scuola alle gare nazionali di Chimica che si sono svolte all’itis "Baldini" di Ravenna l’1 e il 2 dicembre scorsi. Lo abbiamo intervistato.

In che cosa consistono le gare nazionali?

Si tratta di due esami sui programmi di analisi chimica, impianti chimici, chimica organica e fisica svolti nei primi due anni di studi ad indirizzo chimico.

Quanto è durato il concorso e in quente eravate?

Anche se gli esami iniziavano il 1° dicembre, io e la mia accompagnatrice, la prof. Spinelli, abbiamo raggiunto Ravenna il 30 novembre. Eravamo in 27, di cui solo tre ragazze, suddivisi in due gruppi.

Come ti sei trovato?

Direi molto bene. Tra i partecipanti si è formato un certo legame di amicizia. Infatti il primo giorno siamo andati in gita e il secondo abbiamo mangiato sempre insieme. Una bella esperienza anche rispetto alle Olimpiadi di Chimica a cui avevo partecipato qualche tempo fa.

Riccardo Rizzi

Le recensioni

Il libro

C.S.Lewis, Le cronache di Narnia, 1955

Chi avrebbe mai pensato che un armadio nascondesse un mondo segreto? Ebbene quattro fratelli in un noioso pomeriggio d’estate entrarono per caso in un armadio scoprendo così il mondo di Narnia. Purtroppo il piccolo paese era governato da una regina malvagia denominata "La strega bianca" che trasformava tutti i "ribelli" in statue di pietra. Grazie all’aiuto di un fantastico leone parlante i quattro fratelli si ritroveranno a combattere epiche battaglie per la libertà del paese.

>Scandolaro Raffaele>

Il film

Il film risulta eccezionale: al centro della trama la visione della fragile umanità unita dalla minaccia di un nemico invisibile, sinonimo di un evoluzionismo ormai infranto. Spielberg incontra per la quarta volta gli alieni (dopo E.T, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Taken),suscitando non più tenerezza ma panico. Tra terrorismo e consumismo sfrenato, ai limiti di un auto-annientamento della Terra, il film procede sul filo della suspance. In conclusione uno stupendo colossal digitale, anche se dall’esito un po’ scontato: può morire Tom Cruise?

Riccardo Rizzi

POEMA SCOLASTICO

Babbo Natale caro,

tu che non sei avaro

ora che hai portato doni

a tutti i bambini buoni

ricordati degli studentelli

che male usano i loro cervelli;

porta l’antidoto per la stupidera

perché presto se la vedranno nera.

L’anno nuovo porta interrogazioni,

verifiche, test e valutazioni;

se pensano solo a disturbare

nulla di buono han da sperare…

Porta silenzio e saggezza

all’inconcludente allegrezza

di chi perde il suo tempo

e nulla realizza: in un lampo

sarà giugno

e come un pugno

sarà il risultato,

senza appello, bocciato!

Anto

NEWSNEWSNEWSNEWSNEWS

… è accaduto…

b Il 26 novembre dalle 15 alle 18 si è svolta la prima giornata di Scuola Aperta.

b Il 28 novembre sono iniziate le attività di orientamento interno degli studenti delle seconde con le visite ai laboratori delle varie specializzazioni.

b Il 28 novembre e il 2 dicembre si sono tenuti degli incontri dei coordinatori e dei tutor con l’equipe di Ra.di Ci.

b L’1 e il 2 dicembre Davide Vicino di 5C ha partecipato alle gare nazionali di chimica che si sono svolte a Ravenna.

b Il 1° dicembre si è svolto in aula magna l’incontro riservato alle quarte e quinte di elettrotecnica sul tema "Energia elettrica: norme, misura, qualità, risparmio".

b Il 3 dicembre le classi prime hanno assistito ad un intervento dei vigili urbani di Saronno sull’educazione stadale.

b Il 9 e il 10 dicembre si sono svolte le attività autogestite dagli studenti.

b Il 13 dicembre gli alunni delle prime indirizzati al riorientamento hanno incontrato la dott.ssa Laura Caramaschi in aula magna.

b Il 14 gennaio si è svolta la seconda giornata di Scuola Aperta.

b Il 21 gennaio si è svolto l’incontro per le prime con gli operatori della Croce Rossa di Saronno.

…accadrà…

Dal 30 gennaio al 6 febbraio si terranno gli scrutini del primo quadrimestre.

11 febbraio ci sarà il ricevimento dei genitori delle classi prime e terze.

Il 18 febbraio ci sarà il ricevimento dei genitori delle classi seconde, quarte e quinte.

In redazione: Luca Lazzari, Antonella Palomba, Paolo Brambilla, Riccardo Rizzi, Raffaele Scandolaro. Un grazie alla prof. Angela Ildos, al prof. Agostino Liboni, Manuel De Filippis, Daniele Inerme, agli intervistati e a tutti coloro che hanno collaborato nella stampa e nella distribuzione.

 


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