ARRIVANO I NOSTRI!

GIORNALE SCOLASTICO DELL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “GIULIO RIVA” – Anno X, n°2

Anno del decennale.

 

 

 

 

Editoriale

Eccoci puntuali al secondo appuntamento per quest’anno scolastico con un numero molto ricco di contenuti. Era doveroso aprirlo con un’intervista al dirigente scolastico, ing. prof. Giuseppe Garagiola, dallo scorso settembre alla guida dell’istituto, per un breve consuntivo dei primi mesi della sua attività tra noi. Leggerete inoltre delle iniziative per l’orientamento sia in ingresso che in uscita che si sono concretizzate nel secondo open day di gennaio e nei mini-stage di studenti di terza media ospiti all’ITIS per l’intera mattinata, nelle iniziative del progetto Placement ed in altre attività per l’orientamento post diploma. Non mancano inoltre i resoconti delle esperienze di lavoro nelle aziende di studenti coinvolti nel progetto alternanza scuola lavoro, del progetto LAIV che vi abbiamo presentato nello scorso numero, di interventi di educazione stradale sulla guida sicura e responsabile ed alla salute sul tabagismo. Per concludere le notizie sulle attività sportive - la corsa campestre ed il torneo di calcio a 5 – oltre alle rubriche fisse “Non solo calcio…” e sulle attività del G.I.S. coordinate dall’equipe di RadiCi. Non mi resta che augurarvi buona lettura! 

 

 

Antonella Palomba

 

LA REDAZIONE DEL GIORNALINO AUGURA A TUTTI BUONA PASQUA

L’aforisma


No.
La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo invece più ricca, più desiderabile e più misteriosa - da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza - e non un dovere, non una fatalità, non una frode. E la conoscenza stessa: può anche essere per altri qualcosa di diverso, per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo; oppure uno svago o un ozio; ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie, in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene per la danza e per la lotta. "La vita come mezzo della conoscenza" - con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere.

Friedrich Nietzsche

 

 

QUATTRO CHIACCHIERE CON…

Abbiamo intervistato il nuovo dirigente scolastico del nostro istituto, l’ing. prof. Giuseppe Garagiola per raccogliere le sue impressioni dopo i primi mesi di attività tra noi. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.

 

Come valuta questi primi mesi di dirigenza nel nostro istituto?

Si tratta di un’esperienza positiva e stimolante per le molte novità che suscita in me una nuova voglia di fare e rappresenta, in qualche modo, un ritorno al passato data la mia esperienza di docente in un istituto tecnico.

 

Sappiamo che lavora anche in un istituto comprensivo di Legnano. E’ particolarmente dispendioso in termini di energie occuparsi di più scuole?

Il tempo non è sufficiente per essere presenti al meglio in entrambi gli istituti. Ho la dirigenza di scuole con allievi dai tre ai diciannove anni, quindi dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, per cui le problematiche sono assai diverse e impegnative.

 

Quello che è riuscito a fare in questi mesi risponde alle sue aspettative o previsioni iniziali?

Lavorando ci si rende conto che qualcosa è stato fatto, ma c’è ancora molto da fare e per far bene bisogna conoscere a fondo i punti di forza e le debolezze complessive dell’istituto.

 

Come valuta le attività ed i progetti proposti nel nostro istituto?

In maniera positiva, dato che l’ istituto ha una tradizione ben radicata e matura. La scuola deve comunque stare al passo con la società che cambia: questo è il mio motto, il cambiamento nella tradizione. E’ necessario cambiare nel rispetto del passato e tenendo conto di ciò che si è nel presente.

 

Cosa ne pensa di noi giovani?

I giovani di oggi vivono in un momento non facile, con poche certezze e, nonostante l’apparenza, sono più fragili di quanto si pensi. Stando in mezzo a voi devo dire che apprezzo la vostra trasparenza nei rapporti.

 

Come si trova all’ ITIS “G. Riva”?

Bene, naturalmente e conto di rimanerci per un po’ di tempo!

 

Ciro Grasso, Alessandro Scuderi

 

ALL’ITIS PER UN GIORNO

Mercoledì 11 gennaio sono giunti nella nostra scuola alcuni ragazzi della scuola media di Mozzate (CO) per conoscere e visionare il nostro amato I.T.I.S. In particolare noi della 5M li abbiamo accolti nel laboratorio di sistemi ed automazione, dove, i nostri professori, ci hanno fin da subito affiancati ad essi, dividendoci in piccoli gruppi  riuscendo così seguire ognuno un ragazzo/a.

Io e i miei compagni abbiamo spiegato in modo esaustivo e corretto l’utilizzo di tutti i macchinari, tecniche, metodologie, e strumenti utilizzati in questo laboratorio e più precisamente nel campo dell’automazione e sistemi industriali legati alla meccanica riscuotendo fin da subito un visibile interesse da parte dei ragazzi.

Io personalmente mi sono dedicato a 2 ragazzi, ai quali ho mostrato l’utilizzo e spiegato le principali caratteristiche del robot o del braccio meccanico, facendo loro provare anche a manovrare il braccio meccanico che abbiamo in laboratorio attraverso istruzioni basilari che avevo precedentemente illustrato. Il robot non è stato, però, l’unico punto di interesse da parte dei visitatori, in quanto hanno prestato attenzione anche a programmi quali “multisim” e “plc simulator” che usiamo attualmente ed a circuiti pneumatici formati da ben 3-4 pistoni. Al termine delle ore a disposizione, dopo aver completato tutte le spiegazioni, i ragazzi parevano suddivisi in 2 gruppi :

 

- quelli del primo sembravano sempre più convinti di ciò che già precedentemente  pensavano  rispetto  all’idea  di  iscriversi al nostro istituto, quindi il nostro compito, che consisteva anche nel spiegare cosa si faceva nei tre anni della specializzazione meccanica era servito a rafforzare il loro proposito;

 

- quelli del secondo sembravano alquanto confusi e disorientati dopo le delucidazioni ottenute  dalle spiegazioni degli studenti della mia classe, forse  perché avviati verso un altro indirizzo diverso dalla meccanica e che avrebbero sicuramente provato maggior interesse in altri laboratori che hanno poi visitato in un secondo momento.

 

Penso di parlare, oltre che per me stesso, anche a nome della mia classe:  spero di essere stato davvero utile per quei ragazzi, di averli in qualche modo aiutati facendo loro capire, a grandi linee, l’ambiente di un istituto tecnico industriale e soprattutto di aver dato loro un “infarinatura” generale dell’ indirizzo che ho, a suo tempo,scelto io, secondo me il migliore!!!

 

Marco Triulzi

 

SONO AÍ:

 COME POSSO AIUTARTI?

 

Sabato 14 Gennaio si è svolto all’ITIS Giulio Riva di Saronno il secondo Open Day dedicato ai futuri studenti dell’istituto e alle loro famiglie.

Ogni corso di specializzazione ha presentato il proprio programma ed eventuali progetti da mostrare.

Il corso di informatica è stato illustrato dal professor Claudio Favia e da me, Stefano Bitturini, che ho avuto l’opportunità di presentare il  software che ho ideato, chiamato Aí, che ha fatto suscitato consensi ed interesse tra le persone presenti.

Aí - nome proprio femminile diffuso in Irlanda che si presta anche come acronimo di “artificial intelligence” - è un assistente vocale, da non confondere con un comune comando vocale: questo software è in grado di riconoscere la voce di qualunque individuo,  conversare ed interagire con lui eseguendo le operazioni richieste.

Sono presenti diverse funzionalità tra cui previsioni del meteo, ricerche su Google, notizie ed altre ancora in fase di realizzazione. Sto infatti lavorando anche ad una versione con comandi vocali in inglese.

La funzione di maggior impatto è quella di potersi “agganciare” al mondo esterno: chiudete gli occhi, provate ad immaginare la casa del futuro; voi comodamente sdraiati sul divano chiedendo alla vostra abitazione la temperatura esterna, di accendere il forno, di preparare un caffè con un certo aroma, o di far partire l’aspirapolvere automatica.

Tutto questo è possibile, il software è multipiattaforma, cioè è in grado di girare sui 3 maggiori sistemi operativi al mondo,  è stato realizzato con linguaggi all’avanguardia, addirittura sperimentali, come HTML 5 e Java, riuscendo ad interfacciarsi all’impianto tramite un microcontrollore chiamato “Arduino”, programmato a dovere con un software client in C++.

Aí è anche in grado di aiutare persone portatrici di handicap. Un esempio su tutti è il controllo del prototipo di ascensore che io e i miei compagni di classe Daniele Borroni, Oscar Monti e Luca Moresco stiamo realizzando per la maturità: una volta saliti a bordo, Aí chiederà al passeggero che piano vuole raggiungere e, con il semplice ausilio della nostra voce potremo  comunicarglielo.

L’obiettivo è quello di realizzare una sorta di “intelligenza artificiale” che andrà ad aiutarci nella nostra vita quotidiana.  L’utente finale dovrà avere la sensazione di colloquiare normalmente con una persona a cui poter chiedere qualsiasi cosa. Per questo motivo è molto difficile realizzare il tutto, è necessario abbattere gli schemi che vengono utilizzati solitamente con i diagrammi di flusso nella programmazione, il software deve essere in grado di comprendere qualsiasi richiesta posta in qualsiasi modo.

Questo è il futuro…

 

Stefano Bitturini

 

 

 

 

PROGETTO LAIV

“Schioccate le dita in modo da non creare un rumore omogeneo; cosa sentite? Ecco, ora battete le mani sulle ginocchia senza uno schema metrico…cosa vi sembra di udire?” Con il suono della pioggia e queste parole si è aperto il primo incontro del progetto LAIV, un percorso che consiste nell’analisi e la comprensione della musica passando per la letteratura e la storia, con l’obbiettivo di giungere alla creazione di uno spettacolo finale grazie alle conoscenze che questa attività potrà darci.

Nel primo incontro abbiamo analizzato con la prof. Patrizia Azzani la metrica poetica, che in fin dei conti non è altro che un tempo musicale, ponendo particolare attenzione agli accenti delle parole, inseriti per rendere il tutto più melodico. E’ affascinante scoprire come, anche nella poesia, si cerchi di rendere il componimento più gradevole all’udito! A seguire abbiamo analizzato le strutture dei teatri greci e romani con la prof. Cristina Spagnolo, scoprendo che anche allora si studiavano i materiali di costruzione al fine di avere un’equalizzazione, se così si può definire, perfetta: i materiali utilizzati per tali strutture erano scelti accuratamente in base alle loro caratteristiche di riuscire a propagare o smorzare i suoni: per esempio le scanalature ricavate sulla pietra che costituiva le gradinate avevano la proprietà di smorzare i bassi. E’ curioso scoprire che dietro le antiche strutture che ancora oggi possiamo ammirare ci siano stati calcoli così accurati e studi specifici!

Siamo poi passati alla parte più interessante di questo progetto: lo spettacolo! Si tratta di un vero e proprio show, in cui ognuno ha il proprio compito: assistenti di regia, fonici, ballerini, attori, musicisti, cantanti, addetti alle luci, ecc.) e chi vi ha voluto partecipare sembrava avere voglia di mettersi in gioco dando il tutto per tutto e cercando il ruolo più adatto a sé. Mi è piaciuta la voglia con cui la maggior parte dei ragazzi ha voluto dare il proprio nome e la propria disponibilità per la realizzazione di questo “show”. Concludo col ringraziare (penso a nome di tutti i partecipanti) la professoressa Romeo per averci dato questa possibilità forse unica nella vita; e per questo motivo inviterei i partecipanti ad assumere un comportamento professionale e collaborativi!… THE SHOW MUST GO ON!!!

                                                                               

  Samuele Zoni

 

GENERAZIONE D’INDUSTRIA

Il 26 gennaio scorso, poco prima della seduta del collegio docenti, sono stati convocati i consigli di classe straordinari delle classi 4M e 4T2 per designare, in riferimento a quanto già verbalizzato in occasione dei consigli di novembre 2011,  gli studenti meritevoli di partecipare al Progetto “Generazione d’industria” finanziato dall’UNIVA (Unione Industriali della Provincia di Varese)  che prevede l’inserimento degli studenti designati in aziende del settore di indirizzo di specializzazione  nel periodo da febbraio a giugno del corrente anno scolastico, con prosecuzione da settembre a dicembre nel prossimo. L’impegno si concretizza in un pomeriggio a settimana, compatibile con le esigenze dell’azienda e con l’orario scolastico del nostro istituto, quindi nei giorni di martedì o giovedì, quando le lezioni terminano alle ore 13,10. La designazione degli studenti è stata fatta tenendo conto del merito scolastico, quindi degli esiti positivi nelle valutazioni del primo quadrimestre e della predisposizione nei confronti delle materie di specializzazione. Il coordinatore del progetto per il nostro istituto è il prof. Salvatore Messina. Vi hanno aderito anche gli ISIS di Varese, Gallarate e Busto Arsizio e l’ITIS “L. Geymonat” di Tradate.

Quattro finora gli studenti  designati a partecipare a detto progetto:  Paolo Bricalli, presso la Pangborn Europe s.r.l. di Caronno Pertusella (VA); Federico Ceriani e Marco Ferrario , presso l’ A.D.R. s.p.a. di Uboldo (VA), tutti e tre di 4M e Ivan Fiorenza di 4T2, presso la Samic s.p.a. di Lonate Ceppino (VA).

Al termine dell’attività di stage, gli studenti riceveranno una valutazione sul proprio operato a cura delle aziende che li hanno ospitati e sarà stilata una classifica di rendimento. Ai primi tre classificati per ogni istituto saranno attribuiti degli assegni di studio del valore rispettivamente di € 1000, € 900 e € 800. Per i partecipanti sarà comunque un’ottima occasione per conoscere il mondo del lavoro, migliorare le proprie competenze ed abilità prettamente professionali e farsi apprezzare in vista di un eventuale futura assunzione.

 

ESPERIENZE DI “PLACEMENT”

 

A partire dall’ultima settimana di gennaio, sulla scia dei risultati positivi conseguiti lo scorso anno, hanno preso il via nel nostro istituto le iniziative previste dal Progetto Placement (collocamento al lavoro) di supporto all’Alternanza Scuola Lavoro e rivolto agli studenti delle classi seconde, terze e quarte, incontrate singolarmente, i cui consigli hanno deliberato l’adesione. Il calendario degli interventi, messo a punto dal prof. Salvatore Messina, responsabile del progetto, si è protratto fino ai primi di febbraio; relatrici le dott. Cristina Laudadio e Mariapaola Parma. Le seconde hanno partecipato ad un incontro della durata di due ore in cui si è parlato dell’economia della provincia di Varese, dei ruoli e funzioni dei dipendenti all’interno di un’azienda e delle loro competenze di base, tecnico-professionali e trasversali.

Alle terze e quarte sono state dedicate quattro ore in due incontri. Le tematiche trattate hanno riguardato la motivazione personale, la cultura del lavoro e l’organizzazione aziendale per le terze; l’economia della provincia di Varese, le competenze per l’occupabilità, i contratti di lavoro, il curriculum vitae e il colloquio di lavoro per le quarte.

Abbiamo chiesto ad alcuni studenti di raccontarci la loro esperienza. Ecco i loro resoconti. 

 

Sono uno studente di 2E. Nel mese di gennaio tutte le classi seconde, terze e quarte dell’istituto hanno preso parte ad un progetto chiamato Placement. Questa proposta didattica serve per iniziare ad orientare gli alunni verso il mondo del lavoro che dovranno affrontare tra qualche anno. Nell’incontro svoltosi oltre un mese fa abbiamo conosciuto una psicologa del lavoro, la dott. Cristina Laudadio, che per due ore ci ha introdotto appunto al mondo del lavoro. Ci ha illustrato com’è la richiesta di lavoro nella nostra provincia, che è quella di Varese, e aiutandosi con dei grafici e delle immagini, ci ha informati su quali sono le multinazionali, come ad esempio la Whirpool, la Bassetti o la Lindt, presenti nella nostra provincia. Ci parlato inoltre di cosa fanno le aziende in caso di crisi e della questione se sia meglio o no lavorare in nero. All’inizio l’incontro era un po’ noioso, ma la relatrice poi ci ha reso partecipi facendoci delle domande e chiedendoci se avevamo già fatto alcune esperienze nel mondo del lavoro. L’incontro è stato molto interessante e coinvolgente. Grazie a quest’iniziativa abbiamo appreso nuove nozioni di cui faremo tesoro per quando entreremo nel mondo del lavoro. L’unica cosa di cui non sono contento è che il tempo a disposizione e il numero degli incontri mi è sembrato un po’ ridotto. Questo progetto, a mio parere, è molto utile e quanto appreso ci servirà certamente in futuro quando inizieremo a lavorare perché saremo già in parte pronti per partire in quarta e non resteremo spaesati e disorientati.       

Alessandro Occa

 

Nei giorni 27 e 30 gennaio, noi studenti delle classi 3C e 3E abbiamo partecipato al progetto Placement, articolazione dell’alternanza scuola-lavoro. Gli incontri sono stati due e sono durati due ore ciascuno. La relatrice, la dott. Mariapaola Parma,  ci ha spiegato come funziona il mondo del lavoro: attraverso delle slides sul computer ed il dialogo attivo che si è instaurato tra noi abbiamo capito che è molto importante il modo in cui ci si presenta al colloquio di lavoro. Nel mondo di oggi l’immagine è significativa: saper parlare di sé e delle esperienze vissute è essenziale. Esistono diversi tipi di comunicazione e di modalità in cui essa può avvenire (visiva, non visiva) o può anche non avvenire quando il destinatario non comprende le informazioni trasmesse dal mittente. Attraverso un piccolo gioco abbiamo capito che la comunicazione visiva è più esaustiva, mentre quella non visiva spesso non si conclude in modo positivo. E’ stata un’esperienza utile per capire cosa veramente i nostri futuri datori di lavoro si aspetteranno da noi e per renderci conto dei rischi del lavoro nero.

Nel corso degli incontri le nostre classi hanno partecipato in modo positivo e si sono mostrate molto interessate all’iniziativa. Accetteremmo più che volentieri un terzo incontro perché abbiamo sperimentato un modo diverso e divertente per parlare del nostro futuro lavorativo. Nel ripensare all’iniziativa abbiamo rivolto delle domande ad un nostro compagno, Simone Dragano:

 

Ti è piaciuto questo breve corso?

Sì, mi ha impressionato perché è stato istruttivo e divertente allo stesso tempo e perché la relatrice era molto simpatica.

Che cosa hai imparato?

Ho appreso molte informazioni sul mondo del lavoro che non conoscevo.

Ti è sembrata utile l’iniziativa?

Sì, perché mi ha dato una prospettiva diversa sul lavoro rispetto a quanto pensassi precedentemente.

Come hai visto i tuoi compagni durante gli incontri?

Tutti attenti e partecipi.

Lo rifaresti?

Certo, molto volentieri!

     Matteo De Ponti, Ivan Verzellesi e Morgana Villa

 

 

Anche quest’anno noi studenti di 4E1 abbiamo partecipato ad un’iniziativa proposta dal progetto Placement: due incontri della durata di due ore con la dott. Cristina Laudadio. Già l’anno scorso ci aveva parlato del mondo del lavoro, dell’organizzazione aziendale e ci aveva coinvolti in un entusiasmante gioco di ruoli per farci capire le dinamiche di gruppo. Questa volta gli incontri sono stati dedicati alle varie tipologie di contratto di lavoro, a come presentarsi e comportarsi nel corso di un colloquio di lavoro ed alla stesura del curriculum vitae. Ci ha inoltre parlato dei pro e dei contro del lavoro in nero e delle possibilità offerte ai giovani che hanno un progetto per avviare un’attività produttiva di poter accedere ad un fondo statale per l’imprenditoria giovanile. Nel corso degli incontri ci siamo mostrati interessati ed abbiamo partecipato attivamente consapevoli di avere una significativa opportunità di reperire informazioni indispensabili per il nostro futuro lavorativo. Nell’attuale situazione di crisi economica è necessario essere informati sulle procedure e sulle leggi che regolano i contratti di lavoro, saper stilare il proprio curriculum da sottoporre alle aziende e presentarsi al colloquio di selezione in modo adeguato da riuscire a dimostrare le proprie competenze e la disponibilità ad imparare. Consiglieremmo questa interessante iniziativa alle altre classi dell’istituto nei prossimi anni. Cogliamo l’occasione per salutare e ringraziare la relatrice per la sua capacità comunicativa molto coinvolgente che suscita l’attenzione di coloro che l’ascoltano.

La 4E1

 

 

 

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Puntuale come sempre si è ripetuta ancora una volta l’iniziativa del progetto alternanza scuola lavoro, coordinata dal prof. Salvatore Messina, che ha visto la sospensione delle attività scolastiche dal 13 al 24 febbraio scorsi per consentire agli studenti delle classi 3M, 3T2, 4E1 e 4M di essere collocati all’interno di aziende del territorio che operano nei vari settori di specializzazione. In questo numero pubblichiamo i resoconti delle esperienze di stage di due studenti.

 

Sono un ragazzo che frequenta la classe 4M e, anche quest'anno, ho partecipato per la seconda volta all'esperienza lavorativa di stage nell’ambito del progetto alternanza scuola lavoro proposta dall'istituto.

La mia prima esperienza di stage è stata lo scorso anno, frequentavo la classe terza e sono stato assegnato alla OM s.r.l. di Cesate (MI),  un'azienda meccanica situata non troppo lontano dal luogo in cui vivo. La mia prima esperienza in quella ditta è stata pressocchè positiva. Prima di iniziare mi sento però in dovere di aprire una piccola parentesi ammettendo, purtroppo, di essere uno di quei ragazzi che, quando quattro anni fa doveva decidere la scuola che avrebbe caratterizzato in parte i successivi cinque anni della sua vita, ha sbagliato scelta:la scuola che frequento tutt'oggi non mi attrae particolarmente , e quindi, qualsiasi cosa scritta in questo pezzo non è altro che pura realtà  poichè , dopo quello che ho detto, non avrei alcun interesse a parlare bene dell'esperienza o della scuola.

Ritornando al soggetto principale stavo dicendo che l'esperienza in azienda è stata da me gradita e considero questo progetto come molto utile, è una grande occasione ed opportunità che viene data su di un piatto d'argento allo studente, grazie alla quale si accorgerà molto facilmente di quanto sia diverso il mondo del lavoro dal mondo scolastico, avrà modo di imparare cose che dietro ad un banco non si possono imparare e, inoltre, cosa più importante, se si dimostrerà volenteroso, avrà anche la possibilità di far vedere quanto vale e di avvicinarsi ad una possibile assunzione post scolastica. A giudicare dai commenti di compagni o amici, non mi posso lamentare dell'esperienza nell'azienda per la quale ho lavorato: vi era un'ottima armonia, sia tra gli operai che tra il proprietario e gli operai, vi era molto rispetto e grazie a questo si lavorava bene. L'esperienza che ho vissuto dal 13 al 25 febbraio scorsi è stata molto più fruttuosa rispetto a quella vissuta l'anno scorso, quando ero più inesperto e non mi conoscevano, quindi avevo molte  limitazioni e divieti all'interno della ditta.

Quest'anno, essendo più responsabile, ho potuto assaporare meglio cosa significa lavorare e come si suol dire "mi sono sporcato le mani": ho avuto la possibilità di lavorare su frese e torni CNC (a controllo numerico computerizzato), di preparare pezzi dal grezzo per la lavorazione, di aiutare i colleghi e anche di discutere con loro per ricevere qualche consiglio o insegnamento sul mondo del lavoro.

Grazie a questa esperienza sono cresciuto molto sotto il livello pratico delle materie che a scuola si studiano solo dal punto di vista  teorico.  La pratica è molto importante, specialmente nella meccanica, capire come si produce un pezzo, rende il lavoro teorico di progettazione su carta molto più semplice. Ci sono molte "teorie ideali" che non sono applicabili alla perfezione, in questo punto del discorso credo che il famoso detto "Tra dire e il fare c'è di mezzo il mare" calzi proprio a pennello, e quindi credo che toccare con mano un qualcosa sia molto utile per l’apprendimento e sono fermamente convinto che così si realizzi in modo molto più accurato e preciso. Un altro detto che si usa citare è che "la miglior insegnante è l'esperienza" e anche da questo punto di vista credo che calzi alla perfezione.

Finite le due settimane lavorative è sempre dura tornare alle abitudini scolastiche, ora siamo pronti per andare avanti e concludere questa metà del secondo quadrimestre con i fiocchi pregando di riuscire a concludere questo anno senza debiti scolastici così per poterci vivere a pieno l'estate 2012, dopo aver trascorso un’altra settimana in azienda a giugno.

Per concludere vorrei davvero consigliare quest'esperienza di stage/alternanza scuola lavoro a tutti gli studenti, specialmente se non hanno fatto l'errore che è stato commesso dal sottoscritto, ovvero quello di sbagliare indirizzo di studi: è una grande esperienza che può anche dare grandi opportunità lavorative al termine degli studi.Grandi saluti e benedizioni!                                 

Marco Bovino

 

Dal 13 al 24 febbraio la classe 4E1 ha partecipato al progetto alternanza scuola lavoro che si esplica nello svolgere un’esperienza lavorativa nel settore del proprio indirizzo di specializzazione. Io ho lavorato presso l’azienda Elettrotecnica Giani di Mozzate (CO) che opera nel campo dell’elettronica e dell’elettrotecnica. In queste due settimane l’azienda aveva due diversi lavori da eseguire: l’impianto d’illuminazione in una galleria della nuova autostrada pedemontana e l’installazione di un impianto fotovoltaico in un maneggio.

A proposito dell’impianto d’illuminazione posso dire poco, poiché non era consentito entrare in galleria senza un’apposita tessera; quindi ho assistito a questo lavoro da fuori ed ho svolto compiti secondari nel cantiere esterno. Per quanto riguarda l’impianto fotovoltaico c’è molto da raccontare, in quanto i lavori sono durati quattro giorni e vi ho preso parte attiva. Un giorno è stato necessario per trasportare tutto il materiale, in particolare 44 pannelli, un inverter (un dispositivo che trasforma la corrente continua in alternata) e una bobina da 230 metri di cavo. Il giorno dopo è iniziato il lavoro vero e proprio. Tutta la mattinata è passata tirando i cavi dal quadro generale al maneggio, mentre abbiamo impiegato un giorno e mezzo per montare la struttura, in quanto è stato difficile metterla a livello con il tetto che era stato costruito leggermente storto. Successivamente abbiamo posato i 44 pannelli sulla struttura, messo a punto i vari collegamenti tra l’inverter e i quadri elettrici ed infine abbiamo messo in funzione l’impianto.

Oltre a questi due lavori principali, ho avuto la possibilità di seguire ed osservare procedure di riparazione di cancelli automatizzati e di montaggio o riparazione di impianti d’allarme sia per uso privato che industriale.

L’esperienza è stata stancante, ma molto interessante, tanto che mi è dispiaciuto smettere.

Ho scoperto le enormi differenze tra quello che si impara a scuola e quello che si fa al lavoro. E’ stata un’esperienza che rifarei molto volentieri!

 

Lorenzo Sorrenti

 

 

 

GUIDARE SICURI

 

Il 15 febbraio scorso abbiamo assistito ad un incontro con l’ispettore capo della Polizia di Stato di Varese Antonio Prina nell’ambito del progetto “Goodyear Sicuri insieme”, volto a generare consapevolezza sull’importanza della responsabilità alla guida, riservato alle classi quarte e quinte, nella sala incontri del nostro istituto. Era presente anche un altro rappresentante della polizia di stato. L’intervento è iniziato con dei quiz a risposta multipla che servivano per avere un’ idea generale sulle nostre conoscenze del codice stradale. Successivamente venivano proiettati dei filmati con le risposte ai quesiti dei quiz montati in modo interattivo, così che ciascuno poteva rendersi conto dell’ esattezza o meno delle proprie risposte. Mi è rimasto impresso particolarmente l’ultimo filmato che voleva far riflettere sul fatto che la polizia non deve essere vista come una istituzione repressiva che “rovina” le serate dei giovani, ma come una presenza che tutela la sicurezza e l’incolumità di tutti sulle nostre strade. In particolare è stata affrontata la questione alcool test, dietro le nostre richieste di chiarimento e quasi di protesta nei confronti di una pretesa tolleranza zero: perché si devono rischiare sanzioni solo per aver mangiato un cioccolatino al liquore? L’ispettore capo ci ha risposto che innanzitutto l’alcool test non viene fatto a tutti coloro che vengono fermati e controllati, ma solo quando si ha il reale sospetto di guida in stato di ebbrezza. Inoltre le persone sottoposte a test, nella maggior parte dei casi, presentano una percentuale di alcool nel sangue ben superiore allo 0,5%, limite massimo consentito dalla legge. Resta comunque il fatto che l’alcool e le droghe alterano la percezione di ciò che ci sta intorno e riducono la prontezza dei riflessi nella guida, causando quindi situazioni di pericolo per se stessi e per gli altri: purtroppo tante serate allegre e spensierate finiscono in tragedia con danni non sempre riparabili. Viviamo responsabilmente!

 

Ciro Grasso

 

 

 

SARONNO MI PIACE!

Questo è il titolo del progetto promosso dal comune che vede coinvolte dallo scorso dicembre le classi IC, ID, IE e IF in percorsi di educazione ambientale  volti a migliorare la vivibilità della città sede del nostro istituto. Il tema scelto per l’anno scolastico 2011/12 è quello del decoro della città di Saronno con l’individuazione delle situazioni di degrado degli spazi pubblici e del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nelle strade, nelle piazze e nei parchi cittadini.

Il progetto prevede tre incontri: il primo, dedicato all’introduzione del tema, alla raccolta delle preconoscenze e della percezione dell’importanza del decoro per la qualità della vivibilità nel territorio cittadino ed, infine, alla progettazione dell’uscita sul territorio circostante la scuola che si effettua nel secondo incontro. Scopo dell’uscita è verificare, monitorare e documentare la pulizia degli spazi pubblici, lo stato dei muri e delle strade, la presenza e lo stato dell’illuminazione, del verde pubblico e degli arredi urbani.

Il terzo incontro sarà dedicato alla rielaborazione con la stesura della Relazione sullo Stato del Decoro e del Littering della città di Saronno.

Gli studenti esamineranno le proprie azioni quotidiane e sceglieranno una pratica sostenibile per la qualità ed il decoro cittadino che si impegneranno a sperimentare che farà parte di un vademecum consultabile sulle pagine web del comune allo scopo di coinvolgere anche tutti i cittadini ad adottare comportamenti per migliorare la qualità della vita nella fruizione degli spazi pubblici.

Il terzo incontro potrà avere sviluppi diversi sfociando in un happening cittadino o in un laboratorio. Vi terremo informati delle articolazioni e degli sviluppi nel percorso che le classi coinvolte nel progetto sceglieranno di sperimentare nei prossimi mesi.

 

Antonella Palomba

 

COSA DOVREI SAPERE

SUL FUMO?

Leggi le affermazioni che seguono e spunta quella in cui ti riconosci:

□  sono un tipo curioso                                             □ sono stressato             

□  vorrei sentirmi accettato                                  □ ci tengo alla linea

Giovedì 16 febbraio noi studenti di prima abbiamo avuto un incontro con uno “strizzacervelli” durante il quale abbiamo discusso del fumo. Inizialmente abbiamo parlato delle ragioni per cui un ragazzo fuma o decide di iniziare a fumare. Le più gettonate sono risultate quelle sopraelencate.

Cosa sai veramente sul fumo? “Il fumo riduce lo stress”. Falso! Anche se allevia temporaneamente lo stress legato ai sintomi di astinenza, è stato scoperto che la nicotina aumenta  il livello degli ormoni legati allo stress.

“Il fumo non mi fa male perché lo butto quasi tutto fuori dalla bocca”.Falso! L’organismo trattiene l’80 % delle particelle prodotte dal fumo.

“Comincerò a risentirne solo ad una certa età”. Falso! Gli effetti sono immediati: ad alcuni basta una sigaretta per sviluppare una dipendenza. La capacità polmonare comincia a ridursi ed è probabile che si manifesti una tosse cronica, invecchiamento della pelle, tumore alla bocca, alla gola, ai polmoni, al cervello, allo stomaco, ai reni, alla vescica, al pancreas; infarto ed ingiallimento dei denti sono altre conseguenze del fumo.

“Se fumo, piacerò di più alle ragazze/ragazzi”. Falso! Secondo una statistica si è osservato che gli adolescenti che fumano risultano meno attraenti per la grande maggioranza delle persone del sesso opposto. Un altro motivo per il quale si inizia a fumare è quello di imitare i propri idoli (cantanti, attori, ecc.) che in realtà sono pagati apposta per girare scene in cui manifestano l’abitudine al fumo. In realtà molti tra essi sono morti per patologie conseguenti al fumo.

Secondo noi questo incontro è stato interessante e coinvolgente perché il relatore non si è mostrato il tipico psicologo che fa il “lavaggio del cervello”, ma ci ha aiutati a ragionare su molti aspetti del problema, con domande del tipo “Quanto mi costerà il fumo in termini di denaro, salute e rispetto da parte degli altri?”

        Elena Gigante, Eliza Nadane

 

 

 

CORSA CAMPESTRE:

FASE PROVINCIALE

 

Lo scorso 20 gennaio, presso il Centro Sportivo comunale “Nino della Bosca” di viale Milano a Malnate (VA), si sono disputate le gare di corsa campestre valide per la fase provinciale dei campionati studenteschi. Vi ha partecipato anche una rappresentanza del nostro istituto, in tutto otto studenti, accompagnati dal prof. Dario Orlandi.

 

 Clima freddo, campo di gara ghiacciato e terreno alquanto scivoloso: chi aveva le scarpe chiodate le ha calzate per affrontare più agevolmente la gara. Il tracciato prevedeva  un tratto su uno sterrato e l’arrivo sulla pista d’atletica intorno al campo di calcio. Per le condizioni climatiche consigliati un lungo riscaldamento muscolare  ed un abbigliamento di gara abbastanza coperto.

 

Alle 9,30 ha avuto inizio la corsa per la categoria Juniores sulla distanza di 3600 metri. Tre gli atleti del nostro istituto:  Oscar Bolis, 5M , classificatosi quattordicesimo (miglior risultato della nostra rappresentativa) , Marco Fumagalli (26°) e Alessandro Sozzi (67°), entrambi di 5T.

 

Più nutrito il gruppo degli allievi che hanno gareggiato subito dopo: Stefano Caimi, 1E (24°); Badr El Moutaoifik (26°) e Flavio Crisostomo (46°), entrambi di 2B; Luca Venier, 1D  (95°)  e Luca Basilico, 2° (113°).

Nella classifica finale a squadre il nostro ITIS si è piazzato all’ottavo posto su 35 istituti partecipanti. Niente male!

 

Antonella Palomba

 

 

 

TORNEO PROVINCIALE DI CALCIO A 5

Il 13 febbraio scorso, nella palestra del nostro istituto, con inizio alle 14,30, si sono disputati gli incontri di calcio a 5, categoria allievi (nati nel 1995 e 1996) validi per il torneo provinciale studentesco tra le rappresentative di tre istituti superiori cittadini: l’ITIS “G. Riva”, il Liceo Classico “S. M. Legnani” e l’IPSIA “A. Parma”.

Ecco i convocati per la nostra rappresentativa, suddivisi per ruoli:  portiere: Doardo  M.; difensori: Agus M., Algeri P., Azzoni A., Greco G., Occa A, Saggin M. e Smeriglio A., centrocampisti:  Bagnano A., Di Luca Cardillo I., El Moutaoifik  B., Fois N., e Palma A.; attaccanti: Legnani F., Mignosi M. e Ranieri G.. Selezionatori i prof. Adriano Zasso ed Eugenio Saracini.

Nel primo incontro contro la rappresentativa del Liceo, il nostro ITIS ha vinto nettamente per 6-1, mentre Ipsia- Legnani si è conclusa con il risultato di 6-0. Nello scontro finale tra le due vincenti delle partite precedenti IPSIA- ITIS è finita 4-0.

I nostri atleti hanno profuso tutte le loro energie per tenere alto il nome dell’istituto. I selezionatori hanno espresso soddisfazione per il loro impegno e il senso di sportività dimostrato.

 

 

 

GIORNATA SULLA NEVE

Il 7 Febbraio scorso l’ITIS Giulio Riva ha organizzato una giornata sulla neve presso gli impianti di Foppolo-Carona (BG). Un’esperienza unica che ci ha portato a conoscere il mondo dello sci e dello snowboard in un modo divertente ed emozionante.

Sul piano personale posso dire che questa esperienza mi ha divertito in un modo tale che non mi sarei staccato più dalla tavola da snowboard per andare su piste sempre più nuove e provare emozioni ancora più eccitanti.

Siamo partiti verso le 6 e mezzo del mattino da Saronno e, dopo aver caricato borse e attrezzature, abbiamo intrapreso il viaggio in pullman. La maggior parte dei partecipanti si sono addormentati, data l’ora della partenza. Appena arrivati a Carona, ci siamo trovati in un paesino caratteristico per le sue case in legno e molto accogliente con un bellissimo scenario naturale. L’autista si è fermato davanti un bar - da dove poi tutti noi avremmo continuato il viaggio a piedi - in modo tale da permettere a chi volesse fare colazione o chi doveva andare in bagno,di poterne usufruire.

Dopo che tutti avevano soddisfatto i propri bisogni,ci siamo incamminati su una salita che ci avrebbe portato all’ufficio degli impianti dove poi avremo ritirato gli skipass e le varie tessere di noleggio.

Gli impianti si trovavano al di sopra della montagna e quindi l’unico modo per poterli raggiungere era usare la seggiovia che si trovava vicino agli uffici.

Siamo saliti al di sopra dei 1800 m di altezza per raggiungere gli impianti. La salita per chi già aveva usato la seggiovia non è stata difficoltosa, ma per chi come me, invece, non aveva mai usato tale sistema di spostamento ha suscitato un po’ di preoccupazione.

Appena arrivati su in cima siamo andati a noleggiare l’attrezzatura e una volta cambiati nulla ci separava dal quello che è il mondo delle discese innevate.

Nel mio caso, sin dalle prime discese, tante le cadute: è difficile tenere l’equilibrio, soprattutto sullo snowboard, quando ci vai per la prima volta!

Dopo due o tre volte che intraprendevamo la discesa baby è arrivato l’istruttore di snowboard è da quel momento, per noi che abbiamo seguito la lezione, sono cambiate molte cose. Abbiamo seguito la lezione con l’istruttore per quasi un’ora e mezza, facendo discese a non finire, imparando sempre più a controllare la tavola e infine siamo stati fotografati dal fotografo di”Terre Rosse”, la baita-ristorante che c’era sugli impianti.

Arrivata l’ora di pranzo, alcuni di noi hanno consumato la colazione al sacco e, trovato un posto dove rannicchiarci, abbiamo mangiato e ci siamo riposati. Altri invece sono andati al ristorante degli impianti, mangiando pasti completi e riposandosi ugualmente.

Verso il pomeriggio io ed un mio amico siamo andati sulla pista rossa prendendo una seconda seggiovia e salendo a un’altezza di più di 2500 m, trovandoci ad un certo punto su un precipizio abbastanza ripido: fortunatamente il tragitto sul precipizio è subito passato!

Per riscendere quella pista e ritrovarci di nuovo alla pista baby impiegavamo circa 40 minuti e poi riprendevamo la seggiovia e ripercorrevamo di nuovo la pista rossa.

Nel pomeriggio infine abbiamo anche usato il bob e personalmente devo dire che usare quel piccolo slittino sulla sua pista è stato davvero divertente perché, anche se incontrollabile, si spingeva a una velocità tale che nel cadere nella neve ci si ritrovava sommersi.

Alle 16 abbiamo riportato l’attrezzatura al noleggio e ripreso la seggiovia iniziale per ritornare al paesino. Consegnato il tutto abbiamo sostato alcuni minuti davanti al bar e infine siamo partiti per il ritorno a casa. Per me tale esperienza è stata molto emozionate anche perché era la prima volta che vedevo la neve quindi già l’emozione di tutto quel bianco mi ispirava un’emozione unica. Ringrazio la scuola per questa esperienza e spero di vivere ancora esperienze così in modo tale da imparare finalmente a fare una intera pista senza cadere dalla tavola.

 

 

Francesco Ambruoso

 

NON SOLO CALCIO

Abbiamo intervistato per questo numero Nicholas Filippone di 4E che pratica il ciclismo. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande:

 

Da quanto tempo pratichi questo sport e come è nata in te questa passione?

Pratico il ciclismo da dieci anni. La passione per questo sport mi è stata trasmessa dalla mia famiglia, dalla parte di mia madre. Si può dire che è una passione ereditaria.

 

Per quale società gareggi e in cosa consistono i tuoi allenamenti?

Gareggio per il Club Ciclistico Cardanese, con sede a Cardano al Campo (VA). Faccio quattro allenamenti a settimana, suddivisi in fasce di preparazione alla corsa che si svolge ogni domenica.

 

Devi seguire un’alimentazione  particolare prima e durante le corse?

Sì, l’alimentazione è un aspetto  fra i più importanti per il benessere di un corridore. L’allenatore e il medico sportivo mi offrono dei consigli e molte volte mi vietano determinate cose.

 

Quanti chilometri fai in media in allenamento e in gara?

Ogni giorno percorro distanze chilometriche diverse, dipende dalla fase della preparazione. Ci sono giorni in cui faccio distanza e quindi tanti chilometri (più o meno 150 km), mentre altri dedicati al defaticamento, al potenziamento o a lavori specifici.

 

Di quale categoria fai parte?

Sono juniores di secondo anno.

 

Che tipo di percorsi preferisci? Sei uno scalatore o un discesista?

Preferisco arrivi in salita. Mi definisco – e sono definito dai compagni di squadra e dall’allenatore – uno “scalatore puro”. In alternativa prediligo anche percorsi movimentati.

 

A quali gare importanti hai partecipato?

Ho partecipato anche a gare a livello internazionale contro avversari di nazioni lontane. L’anno scorso ho fatto una corsa in Sicilia dove ho ottenuto un settimo posto gareggiando con corridori provenienti da tutt’Italia.

 

Quali sono stati i tuoi migliori risultati?

I miei migliori risultati sono un primo posto…., un quinto posto a Bergamo e vari piazzamenti nei primi dieci. Ho totalizzato molti punti nella classifica dei corridori della provincia di Varese. Quest’anno mi sono classificato terzo al campionato provinciale.

 

Cosa pensano i tuoi genitori di questa tua attività?

I miei genitori, che mi hanno coinvolto in questo sport, dato che sono appassionati anche loro, sono molto felici e fieri di me. Anche loro, oltre a me, fanno tantissimi sacrifici per portare avanti questo impegno. 

 

Consiglieresti il ciclismo ai giovani della tua età?

Consiglio il ciclismo ai giovani perché insegna a sacrificarsi per  qualcosa che veramente appassiona ed è anche un aiuto per affrontare la vita e il mondo che ci circonda. I sacrifici, se fatti con regolarità, portano a soddisfazioni ed emozioni che una persona esterna all’ambiente non riesce neppure ed immaginare. Lo consiglio come sport, anche se è davvero duro!

 

Che programmi hai per il futuro?

Vorrei raggiungere il professionismo: sarebbe la realizzazione del mio desiderio più grande!

 

Alessandro Scuderi

 

 

ATTIVITA’ DEL G.I.S.

 

La Provincia di Varese – Settore lavoro e politiche sociali, attraverso il Coordinamento Provinciale Informa Giovani, propone da alcuni anni il Concorso Fotografico Informa Giovani, un’iniziativa rivolta agli adolescenti e ai giovani che studiano nel territorio provinciale. Un appuntamento, quello con il concorso fotografico, giunto alla quinta edizione, è ormai molto atteso dai ragazzi della provincia che amano l’arte della fotografia. Dopo aver toccato diversi temi, dalla rappresentazione di sé a quella del territorio, dai viaggi allo sport, anche quest’anno il concorso fotografico chiede ai giovani di confrontarsi con una passione che accomuna molti ragazzi: la musica.

Attraverso la fotografia, hobby molto diffuso tra i ragazzi, anche grazie alle moderne tecnologie, in questi anni il Coordinamento Informa Giovani ha inteso affrontare temi e passioni del mondo giovanile, dando così modo ai ragazzi di esprimere la loro creatività.

Puntuale ha preso il via l’edizione 2011del concorso dedicata al tema della musica con il titolo “Al ritmo di un…click! – Immagini di musica & giovani. Armonie, ritmi e suoni in uno scatto”. Anche per questa edizione noi del G.I.S. abbiamo deciso di partecipare. E’ stato un momento importante per legare con gli “storici” componenti del gruppo ed iniziare a fare qualcosa tutti insieme. Abbiamo lavorato su alcuni temi a partire dalla nostra passione per la musica e da ciò che rappresenta la musica nel nostro quotidiano. Attraverso un laboratorio tenuto dalle operatrici di RadiCi, abbiamo selezionato temi ed idee da sviluppare durante le vacanze di Natale. Abbiamo tutti scattato parecchie foto, sia durante le vacanze che nel corso di alcuni incontri del G.I.S. nella sede di RadiCi. Successivamente tutte le fotografie scattate sono state selezionate e titolate (in totale trenta) da tutto il gruppo. Sperando nella premiazione di qualcuno di noi, auguriamo buona fortuna a tutti!

 

Dario D’Isanto del gruppo G.I.S.

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 E’ accaduto… 

   

Dal 10 al 17 gennaio si sono svolti i consigli di classe per gli scrutini del primo quadrimestre.

 

Il 12 gennaio si è svolta la prima lezione del progetto LAIV, coordinato dalla prof. Mariassunta Romeo, patrocinato dalla Fondazione Cariplo,  tenuta dalle prof. Azzani, Lucatello, Romeo e dal maestro Fabio Constable.

 

 Il 14 gennaio si è svolta la seconda giornata di Open Day dell’istituto, aperta agli studenti di terza media e alle loro famiglie.

 

Il 20 gennaio si è disputata la fase provinciale della corsa campestre, presso il Centro Sportivo comunale “Nino dalla Bosca” a Malnate (VA).

 

Il 21 gennaio i docenti hanno ricevuto i genitori degli studenti delle classi prime e terze .

 

Il 23 gennaio sono state rese note le materie d’esame relative alla seconda prova scritta e quelle affidate ai commissari esterni.

 

Dal 25 gennaio al 1 febbraio si sono tenuti gli incontri rivolti agli studenti delle classi seconde, terze e quarte nell’ambito del progetto “Placement”.

 

Il 26 gennaio si sono riuniti in seduta straordinaria i consigli di classe della 4M e 4T2 per designare gli studenti partecipanti al progetto “Generazione d’industria “.

 

Il 26 gennaio si è riunito il collegio dei docenti.

 

Il 26 gennaio gli studenti interessati hanno partecipato ad un incontro informativo per le selezioni del concorso per entrare nella guardia di finanza presso l’IPSIA “A.Parma” di Saronno.

 

Il 28 gennaio i docenti hanno ricevuto i genitori degli studenti delle classi seconde, quarte e quinte.

 

Dal 6 al 10 febbraio le classi quinte hanno compilato il proprio curriculum e partecipato al questionario da inserire nelle banche dati Almadiploma, che raccoglie documentazioni relative a tutti i diplomati delle superiori per il loro inserimento nel mondo del lavoro, e Almaorientati, per la scelta delle facoltà universitarie.

 

Il 7 febbraio si è svolta la giornata sulla neve a Foppolo-Carona (BG). Accompagnatori i prof. Zasso, Morrone e Russo.

 

L’8 febbraio le dott. Amezaga e Vanoni della Provincia di Varese hanno presentato il sito Mioriento agli studenti delle classi quinte.

 

Il 10, 14 e 15 febbraio si è tenuto in aula magna un incontro con l’ispettore capo della Polizia di Stato di Varese Antonio Prina nell’ambito del progetto “Goodyear sicuri insieme” volto a generare consapevolezza sull’importanza della responsabilità alla guida, riservato alle classi quarte e quinte.

 

Dal 13 al 24 febbraio le classi 3M, 3T2, 4M e 4E hanno partecipato agli stages aziendali nell’ambito del progetto “Alternanza scuola-lavoro”.

 

Dal 16 febbraio al 1 marzo le classi prime hanno partecipato a incontri della durata di 2 ore ciascuno tenuti dal dott. Graziano Facco, psicologo della LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) sulla prevenzione al tabagismo.

 

Dal 13 al 24 febbraio le classi 3M, 3T2, 4M e 4E hanno partecipato agli stages aziendali nell’ambito del progetto “Alternanza scuola-lavoro”.

 

Il 21 febbraio si è svolto il secondo incontro per il progetto LAIV per l’organizzazione dell’evento finale.

 

Il 28 fabbraio si sono svolte le riunioni di dipartimento.

 

Dal 5 al 7 marzo si sono tenute le elezioni per il rinnovo degli R.S.U. (rappresentanti dei sindacati unitari) dell’istituto.

 

Il 12 marzo si è disputato il torneo di calcio allievi, fase eliminatoria dei campionati studenteschi provinciali tra le rappresentative dell’ITIS, ITC “G.Zappa” di Saronno, ITS “Pantani-Fiorini” di Busto A. e ITC Linguistico ”E. Fermi” di Castellaza.

 

Il 17 marzo le classi quinte hanno partecipato al Salone dell’Imprenditoria Giovanile presso la sede dell’Università dell’Insubria di Saronno.

 

il 20 marzo si è svolta la terza lezione del progetto Laiv su musica e testi medioevali.

 

Accadrà…

 

Dal 26 al 31 marzo le classi 4E1, 4M, 4C e 5C andranno in viaggio d’istruzione a Budapest accompagnate dai prof: Lazzari, di Tella F., Grimoldi e Di Bernardo.

 

Dal 27 al 31 marzo le classi 5E1, 5E2, 5M e 4T1 andranno in viaggio d’istruzione Bruxelles ed Amsterdam accompagnate dai prof: Russo, Palomba e Mosca.

 

dal 5 al 10 aprile ci saranno le vacanze pasquali.

 

 

 In redazione: Antonella Palomba, Ciro Grasso e Alessandro Scuderi.

 

 Hanno collaborato: Francesco Ambruoso, Stefano Bitturini, Marco Bovino, Matteo De Ponti, Dario D’Isanto, Elena Gigante, Eliza Nadane, Alessandro Occa, Lorenzo Sorrenti, Marco Triulzi, Ivan Verzellesi, Morgana Villa, Samuele Zoni. Un ringraziamento al dirigente scolastico, ing. prof. Giuseppe Garagiola, alla classe 4E1, all’equipe di RadiCi e a chi provvederà alla stampa e alla distribuzione.